Nuovo e utile

Fare ricerche in rete: 10 dritte per riuscirci – Metodo 84

Giusto per fare un esempio: a fine 1999, cercando la parola creatività con Virgilio (Google era appena nato e non era ancora così conosciuto) si trovavano 319 risultati. Nel 2004, cercando creatività con Google se ne trovavano oltre 604.000 (nel caso vi chiedeste come faccio a saperlo: ho conservato i dati).
Oggi chi cerca creatività con Google trova 11.400.000 risultati. Se invece si cerca con Google creativity si trovano 209 milioni di risultati. Dentro c’è di tutto: definizioni, studi scientifici, annunci di eventi, articoli divulgativi, teorie sballate, recensioni, trucchi per diventare più creativi in tre minuti, pizzerie creative, uncinetto e bricolage, roba recente mescolata con roba di dieci anni fa.

Tutto questo ci dice che, qualsiasi sia l’argomento, fare ricerche in rete è diventato un compito complesso e di incerta esecuzione. È invece l’OCSE a dirci, nel suo studio più recente, che uno dei motivi per cui i ragazzi a scuola sembrano non trarre i benefici attesi dall’uso del computer è proprio questo: nessuno glielo insegna, a fare ricerche in rete. Gli studenti a scuola non imparano a pianificare e a eseguire una ricerca, a valutare l’utilità delle informazioni che trovano, a stabilire la credibilità delle fonti. Sono competenze importanti, ma sembra che la scuola aiuti poco a svilupparle. D’altra parte, in Italia anche gli adulti non sono perfettamente a loro agio quando si tratta di accedere al web.
Già, ma com’è fare ricerche in rete? Ecco alcune dritte che possono tornare utili ai molti insegnanti che leggono NeU, e forse non solo a loro. Derivano in parte da esperienza personale (quasi tutti gli articoli di NeU si fondano su un bel po’ di ricerca preliminare) e in parte da materiali che ho selezionato: cercandoli, ovviamente, in rete.

Home_Fare_ricerche_in_rete-02

1) EHI, FERMATI UN MOMENTO: SAI CHE COSA STAI CERCANDO?
Meno sai di quello che stai cercando, più difficilmente riuscirai a districarti per trovare le informazioni giuste. Per uscire da questo circolo vizioso, non partire come un razzo senza neanche sapere dove vuoi andare a parare: prima di interrogare il motore di ricerca, devi interrogare te stesso sul tema (che cosa ne vuoi sapere?) e sull’obiettivo della tua ricerca (che tipo di informazioni stai cercando?).

2) GLI STRUMENTI PER CERCARE
Sono tre: connessione, browser, motore di ricerca. Hai bisogno di una connessione internet, possibilmente non lenta come una lumaca. Devi aprire un browser, cioè un programma che ti serve a navigare in rete. Puoi, usando le Preferenze del browser, impostarlo in modo che al primo clic si apra sempre sul motore di ricerca che preferisci.

3) USA BENE LE PAROLE-CHIAVE
Traduci quel che vuoi cercare in pochissime parole. Nel senso che tiri via le parole che non rimandano specificamente alla tua ricerca, e aggiungi le parole che possono essere discriminanti.
Per esempio, se vuoi sapere qualcosa sul sonno non scrivere vorrei sapere qualcosa sul sonno ma sonno e basta. Se vuoi sapere di che si tratta, scrivi sonno definizione. Se vuoi sapere che conseguenze ha dormire poco, scrivi mancanza di sonno. Se vuoi sapere quante ore per notte dovresti dormire in relazione alla tua età, scrivi sonno età. Ma puoi anche scrivere: sonno benefici, fasi del sonno, qualità del sonno, sonno animali, sonno memoria. Ogni volta troverai risultati diversi.

4) USA I SINONIMI. E RICORDATI CHE IL MOTORE DI RICERCA SCEGLIE PER TE
Per esempio: il tema di questo articolo può essere descritto come fare ricerche in rete, cercare in internet, ricerca sul web, trovare in rete, rete cercare informazioni… i motori di ricerca non sanno quello che hai in mente, ma provano a capirlo in base alle tue parole chiave, alle tue ricerche precedenti e al profilo che di te si sono fatti in base ai tuoi dati di navigazione. E se usi parole che hai già usato o cerchi spesso gli stessi argomenti, tenderanno a darti gli stessi risultati e a restringere il tuo orizzonte di ricerca.

5) AGGIUSTA IL TIRO
Cambiamo esempio. Se l’argomento è vasto o se ne sai poco, può esserti utile prima fartene un’idea generalissima, che ti permetta anche di aggiustare il tiro, se serve. Un’occhiata preliminare a un’enciclopedia online o a un articolo divulgativo può aiutarti a scoprire che hai scritto desertificazione (l’inaridimento delle terre fertili) ma intendevi desertizzazione (l’espandersi dei deserti). A questo punto potresti decidere che è interessante andare a scoprire quali sono le somiglianze e le differenze tra i due fenomeni. Entrambi sono a diverso titolo collegati col cambiamento climatico? Bene: ecco un’altra parola chiave, che ti aiuta a tracciare il percorso della tua ricerca.

Home_Fare_ricerche_in_rete-03

6) SII CURIOSO E SEGUI I LINK. MA RESTA FOCALIZZATO
In molti testi puoi trovare dei link: parole sottolineate, o in diverso colore (blu, grigio. In arancione su NeU) che approfondiscono un’informazione specifica o ti rimandano alla sua fonte. Andare a leggere è spesso una buona idea. Per esempio: stai cercando informazioni sul regista Alfred Hitchcock. Leggi che nelle sue trame c’è spesso una roba che lui chiama McGuffin. Vai a vedere di che si tratta e scopri che è una parola inventata, che indica qualsiasi pretesto serva a mandare avanti la trama, e che anche il regista Quentin Tarantino ha usato un McGuffin (in quel caso: una valigetta) in Pulp Fiction. Perfetto: hai scoperto un dettaglio interessante, ma adesso non metterti a riguardare tutto Pulp Fiction su YouTube.

7) OGNI RICERCA È DIVERSA DA OGNI ALTRA. SII PAZIENTE
Perché ho continuato a cambiare esempio? Un po’ per suggerirti che qualsiasi cosa può essere cercata, e un po’ perché ogni ricerca è diversa da ogni altra. Qualche volta va tutto liscio, ma qualche altra volta ti trovi davanti una specie di muro di articoli troppo complessi e dettagliati e dispersivi, in cui non riesci a districarti. Oppure ti puoi trovare in un pantano di sciocchezze, o di risultati non pertinenti.
Fare ricerche in rete può essere snervante, ma tu continua fino a quando non ti imbatti un elemento solido da cui partire: una definizione. Un concetto. Un fatto. Un link che ti porta a una fonte autorevole. Il nome di un autore… e non fermarti ai primi cinque o dieci risultati. Prova più volte, cambiando le parole chiave. Ricordati che in inglese trovi molti più risultati che in italiano. Se te la cavi abbastanza bene, puoi cercare in entrambe le lingue.

8) IMPARA A RICONOSCERE I SITI AFFIDABILI
Non tutti i siti sono ugualmente affidabili e su internet c’è anche un sacco di fuffa. Cerca siti che appartengono a istituzioni (associazioni, enti, testate giornalistiche, università… ) con una buona reputazione. Ci sono tanti altri ottimi siti, ma per capire di che si tratta guarda almeno il “chi siamo”. Diffida dei siti non aggiornati. Di quelli che non ti dicono chi ci scrive, di quelli che hanno una grafica sgangherata e di quelli che vogliono venderti qualcosa a ogni costo. Impara a distinguere a colpo d’occhio tra un sito, un blog, un articolo, un documento. Qui trovi un elenco di verifiche da fare. Ma tranquillo: dopo che cominci a fare ricerche in rete, riconoscere un testo affidabile ti risulta piuttosto facile.

9) IMPARA QUALCHE TRUCCO
La maggior parte dei motori di ricerca non distingue tra maiuscole e minuscole: puoi anche digitare tutti i tuoi termini in lettere minuscole. Se vuoi cercare una frase esatta, mettila tra virgolette. Quando cominci a scrivere una parola nel riquadro “cerca” di Google, appena sotto ti appare una lista di suggerimenti: dà un’occhiata. Per esempio: se scrivi cercare, nella lista appaiono suggerimenti come cercare in inglese, cercare lavoro, cercare con google… clicchi su quello, e trovi questa rassegna di utili trucchi per cercare in modo facile e preciso. Imparane qualcuno!

10) PROTEGGITI, E CONSERVA GLI INDIRIZZI DEI SITI
Infine: per fare ricerche in rete serenamente, metti un buon antivirus nel tuo computer. Copiati gli indirizzi dei siti che hai usato nella tua ricerca: dovrai linkarli, o metterli tra le fonti. Se trovi un sito affidabile e che può tornarti utile in futuro, conserva l’indirizzo. Se il tuo programma di navigazione è Safari o Google Chrome, il posto è nei Preferiti. Se è Firefox, in Segnalibri.
Questo articolo è illustrato da dettagli delle opere di Michael Mapes.

11 risposte

  1. Aggiungerei solo una piccola postilla al punto 10 in quanto –benché la rete oggigiorno non dimentichi nulla!– non è più sufficiente salvare semplicemente i link delle fonti citate perché questi potrebbero venire cancellati o modificati e quindi, in mancanza di copie cache dei vari motori di ricerca, a distanza anche di poco tempo potrebbe essere impossibile ritrovare determinati contenuti. Pertanto se si ha intenzione di tenere traccia di tali contenuti è opportuno salvarne una copia (in “locale”, sul proprio computer, o in rete tramite appositi servizi come Pinboard o Instapaper per citarne due).

  2. Anni fa ipotizzai la figura del “ricercatore web” come nuova figura professionale. Ormai è chiaro quanto sia frustrante una ricerca sul web, quando manca il background culturale e tecnico per poterlo fare. Si potrebbero almeno istituire dei corsi ad hoc per quelli che litigano con google tutti i giorni!

  3. complimento Anna Maria suggerimenti utilissimi specie per un babyboomer un pò tardone come me.
    invece sei a conoscenza di corsi per fare ricercsa sul web.
    grazie per il riscontro.
    gianni boscolo

  4. Potreebbe essere utile opzionare il tipo di ricerca: ESSENZIALE, MEDIA, APPROFONDITA. CIò perché a seconda del tipo di lavoro da svolgere o della curiosità da fugare, occorrerebbe un filtro automatico di selezione. Non so, forse esiste già?

  5. Cara Alessia,
    anche se dubito del fatto che tu abbia effettivamente 10 anni, ti risponderò come se questa fosse effettivamente la tua età.

    – guarda la data di pubblicazione dell’articolo: è uscito a settembre 2015. Cinque anni fa, tu avevi cinque anni. E di sicuro queste cose non le sapevi. Nel 2015, del resto, queste cose erano assai meno note di quanto non lo siano oggi. Considera che di fake news si è cominciato a parlare nel 2016. Di infodemia, nel 2020.

    – considera, inoltre, che cose che sembrano elementari a una sveglia ragazzina di dieci anni possono sembrare invece nuove e utili a persone che sono sì più grandi, ma che hanno una consuetudine con il web e i motori di ricerca inferiore a quella che hai tu.
    Non sempre ciò che è semplice è anche automaticamente obsoleto.

    – Un caro saluto. Con l’augurio speciale di crescere al tuo meglio. 🙂

  6. Ottimo articolo che si mette nei panni di un utente che sta cercando qualcosa nel web.
    Per quanto riguarda il punto 8 sottolineerei che per riconoscere un buon sito bisogna stare attenti a diversi elementi, tra cui il contenuto stesso. Molti scrivono 1000 parole senza dare sostanza o risposta agli utenti, solo per ottenere un click in più.
    Quindi leggete bene i contenuti e tenete conto della loro qualità.

Lascia un commento

MENU
I post di NeU Risorse sulla creatività
Clicca per leggere le prime pagine 
TUTTO NEU
Creative Commons LicenseI materiali di NeU sono sotto licenza Creative Commons: puoi condividerli a scopi non commerciali, senza modificarli e riconoscendo la paternità dell'autore.
RICONOSCIMENTI
Donna è web 2012
Primo premio nella categoria "Buone prassi"
Primo premio nella categoria "Web"
Articoli di NeU sono stati scelti per le prove del 2009 e del 2019
creatività delle donne_CHIMICA

Creatività delle donne e patriarcato

Non possiamo smettere di parlarne. Dunque provo a raccontarvi come pregiudizi e stereotipi, sostenuti da oltre tre millenni di patriarcato, hanno impedito e tuttora ostacolano

Che succede con l’intelligenza artificiale?

“Non perfetta ma straordinariamente impressionante”.Così McKinsey, società internazionale di consulenza strategica, descrive in un recente articolo la prestazione di ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale

Ops. Hai esaurito l'archivio di NEU.