alfabeto emotivo

Un alfabeto emotivo, in 13 film – Idee 103

Sono convinta che, in questi tempi inquieti, un po’ di alfabetizzazione emotiva (o, almeno, un piccolo ripasso) non possa che far bene assai. Quindi aggiungo una seconda puntata alle coordinate di base che ho pubblicato qualche giorno fa (le trovate qui) e vi propongo una passeggiata tra le emozioni fondamentali, così come le elenca Plutchik: paura, rabbia, tristezza, gioia, sorpresa, attesa, disgusto, fiducia/accettazione. Ovviamente quello di Plutchik non è l’unico degli elenchi possibili, ma non è male.
Ciascuna tappa della passeggiata è costituita da un film. Trovare il film giusto, significativo per ciascuna emozione, non è per niente semplice: in una storia cinematografica o letteraria è più facile trovare cocktail di emozioni che una singola emozione dominante. Per esempio: in Harold e Maude c’è più gioia o più tristezza? Ne Il pianista c’è più tristezza, più paura o più attesa? Forse molti film sono così belli proprio perché trascolorano da un’emozione all’altra.
Dunque, ho chiesto aiuto al mio amico Marco Weiss.
Leggete qui sotto come ha costruito un possibile alfabeto emotivo attraverso il cinema e, se volete, aggiungete le vostre liste di film ed emozioni nei commenti. Confrontarle sarà interessante.

________________

Come capita quando si rompe il ghiaccio con: avete visto l’ultimo Woody Allen? vi propongo di giocare ai film che raccontano un’emozione. Non è una classifica dei best movies, né un esercizio da cinefili.
Ho letto da qualche parte che il nostro corpo ha due cervelli: uno, ovviamente, nella testa e l’altro nella pancia. Io ho usato il secondo per compilare la personalissima lista che leggete ora.

PAURA: da subito sapevo cosa mettere in questa casella, ma devo confessare che a un certo punto mi è venuto in mente Lo squalo di Spielberg. Il regista (uno dei più grandi) per una buona mezz’ora o forse più non mostra la tremenda bestia, salvo evocarla con una colonna sonora perfetta e improvvisi tagli d’immagine sull’acqua.
E poi succede all’improvviso: il pescecane sorge dal mare in primissimo piano a denti spianati. Me lo ricordo perfettamente: la platea urla di raccapriccio. Mia moglie mi artiglia un braccio. Paura allo stato puro. Tuttavia, per la perfezione della fattura, nulla può eguagliare Shining (1980) di Stanley Kubrick: un genio.

RABBIA: la mia scelta cade su Badlands, in Italia La rabbia giovane (1973), titolo che una volta tanto risulta a mio avviso più azzeccato di quello originale. È il primo film di quello che forse è il regista più di culto, amato e odiato, in circolazione: Terrence Malick. Nel 1993 questo film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

TRISTEZZA: qui c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Mi sono accorto, ripensando a tutti i film che ho visto nella mia vita, che oltre alle categorie drammatico, commedia, thriller… bisognerebbe creare la categoria “tristezza”. Quindi non scelgo, ma vi propongo una selezione di titoli: a voi decidere a chi assegnare il gran premio della lacrima. Il posto delle fragole di Bergman, Into the wild di Sean Penn Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, Barry Lindon di Stanley Kubrick e Million dollar baby di Clint Eastwood. (Io la mia scelta l’ho fatta ma la svelerò in seguito).

GIOIA: anche qui non ho avuto esitazioni. Amarcord (1973) di Fellini. I dieci minuti della scuola mi fanno tuttora cadere per terra dalle risate. E il riso è la più bella manifestazione della gioia.

SORPRESA: non è certo una sorpresa scegliere un film di Ridley Scott, anzi il film di Scott, cioè Blade Runner (1982). Ma perché “sorpresa”? Semplice: perché il poliziotto Deckard, il cacciatore di replicanti, è anche lui un replicante. Non lo sapevate? Vi do un indizio: l’origami dell’unicorno…

ATTESA: sto parlando di Sentieri selvaggi (1956) di Ford, o meglio, di The searchers, come recita il titolo originale, che più corrisponde al sentimento di attesa che l’infinita ricerca della bambina rapita dagli indiani mi suscita tuttora (vedo questo film più o meno una volta all’anno). Il simbolo del film è la porta della casa di legno, che dall’inizio, buio alle spalle, ci lascia guardare come in un cannocchiale l’orizzonte dove, prima o poi, il nostro Wayne apparirà.

DISGUSTO: il film è l’orrido La mosca di Cronenberg (1986), un cult che sicuramente avrete visto e che spicca nella categoria dei body horror (in questo caso la “pancia” funziona alla grande) meritandosi ovviamente l’Oscar per il miglior trucco.

FIDUCIA: scelta non semplice. Tuttavia non ho avuto la minima esitazione nel selezionare I quattrocento colpi (1959) dell’adorato Truffaut. Ho visto per la prima volta questo meraviglioso film quando avevo 18 anni (ebbene sì, sono un anziano signore) e mi continuo a emozionare accompagnando la corsa del giovane Antoine Doinel scappato dal riformatorio in uno dei più bei piano-sequenza della storia del cinema. Antoine corre verso il mare e poi a lungo sulla sabbia, dove le onde si spengono. Probabilmente verrà ripreso, ma io ho FIDUCIA in lui: ce la farà. (Antoine è Truffaut, come per Flaubert “Bovary c’est moi”).

Se vi è piaciuto questo post potreste leggere anche
La scrittura delle emozioni e l’analfabetismo emotivo
Metodo 20: le quattro capacità creative fondamentali

20 risposte

  1. Interessanti e (come è ovvio) anche molto discutibili gli abbinamenti proposti. Ma ti scrivo per un’altra ragione: perchè non ricevo più l’avviso della pubblicaizone dei post per mail ma solo attraverso il sito “creativi”?
    Gracias.

    1. Ciao Giacomo.
      Abbiamo appena cambiato il server di NeU e il programma di spedizione della mail non è ancora perfettamente a punto.
      Conto sul fatto che il servizio sarà ripristinato nella sua integrità a breve.

  2. Così, di pancia, una lista non esaustiva:
    PAURA: Profondo Rosso di Dario Argento
    RABBIA i film di guerra, in generale
    TRISTEZZA La ragazza sul ponte di Patrice Leconte
    GIOIA Moulin Rouge di Baz Luhrmann
    SORPRESA Delicatessen di Jean-Pierre Junet e Marc Caro
    ATTESA La Casa degli Spiriti di Bille August
    DISGUSTO Gli inseparabili di Cronenberg
    FIDUCIA Hugo Cabret di Martin Scorzese

    1. Sai che metterei il (bellissimo! Grazie per averlo ricordato) Hugo Cabret più su “sorpresa”?
      …e sai che ci metterei anche Avatar, non per la storia un po’ così, ma per alcuni momenti e alcune immagini (tutte quelle di volo, per esempio. Ma anche quella della foresta illuminata).

  3. Rabbia latente, contenuta, generazionale, raccontata con un linguaggio nuovo, realmente cinematografico: I pugni in tasca di Marco Bellocchio, 1965

  4. il film che a me ha fatto più tristezza è “lo specchio della vita”, la prima esperienza di disgusto vero (avevo 13 anni) “il tamburo di latta” e nella categoria fiducia aggiungerei senza dubbio “il favoloso mondo di Amelie”

  5. Tristezza:Persona,Umberto D
    Sorpresa: i film di Buster Keaton,per esempio Il Cameraman
    Attesa: Mezzogiorno di fuoco,L’Angelo sterminatore;Sorpresa: i film di B.Keaton
    Disgusto: Eraserhead,Henry pioggia di sangue;
    Fiducia:i film di Frank Capra ad es: E’ arrivata la felicità;Gioia: Blues brothers;i film di Lubitsch;Tristezza:Umberto D
    Paura: Psycho,occhi nella notte; Rosemary’s baby;
    Rabbia: History of violence;pugni in tasca; Cane di paglia;

  6. lista approvata!
    tutti titoli molto belli e appropriati (anche se alcuni mancano dalla mia lacunosa collezione personale di film visti).

    un solo appunto su Blade Runner – giusto perchè si tratta del mio film preferito e prediletto.
    spoilerare così la rivelazione centrale del film è quasi un delitto, ma il bello è che ce ne sono altre nel film, più piccole, più sottili.

    Se volete cimentarvi con una rivelazione un po’ più nascosta provate a dire perchè Deckart è così rude nella scena ‘d’amore’ (al limite della violenza) – e se volete confrontare la vostra teoria con la mia scrivetemi pure: mi fa sempre piacere parlare di questo film

  7. poi aggiungo anche io la mia lista personale, scritta d’impulso (attenzione: potrebbero esserci tracce di fancalcismo):

    PAURA: Darkness di Josè Balaguero
    RABBIA: Akira di Katsuhiro Otomo
    TRISTEZZA: Schindler’s List si Steven Spielberg
    GIOIA: Thank you for Smoking di Jason Reitman
    SORPRESA: Fight Club di David Fincher
    ATTESA: U Turn di Oliver Stone
    DISGUSTO: Braindead (gli Schizzacervelli) di Peter Jackson
    FIDUCIA: Amici miei di Mario Monicelli

  8. scelta di Niky
    Attesa – Il deserto dei tartari, Zurlini
    Disgusto – Repulsion, Polansky
    Fiducia – E’ arrivata la felicità, F.Capra
    Gioia – La vedova allegra, Lubitsch
    Paura – Nightmare, W.Craven
    Rabbia – I pugni in tasca, Bellocchio
    Sorpresa – La moglie del soldato – N.Jordan
    Tristezza – Amour, Haneke

  9. PAURA – Non lasciarmi . Il sentimento di paura deriva dal fatto che i protagonisti hanno un destino prestabilito che non possono in alcun modo modificare.
    RABBIA – L’attimo fuggente. La rabbia arriva sempre quando all’inizio del film il Il Prof. Nolan, preside della scuola, fa il suo discorso d’apertura annunciando l’arrivo di un nuovo insegnante di letteratura, il Prof. Keating. La rabbia deriva dal fatto che avrei sempre voluto incontrare un professore come lui.
    TRISTEZZA – Mary Poppins. Mi rattrista sempre la scena in cui Mary lascia la casa dei Banks e con una mano zittisce l’ombrello pappagallo.
    GIOIA – The artist. Un giorno George in preda all’alcol e alla disperazione tenta di suicidarsi ma Peppy, che ha intuito le sue intenzioni, giunge in tempo per salvarlo. Ad un certo punto parte comunque un colpo dalla pistola e sembra che il colpo abbia colpito il cagnolino di George. La gioia è immensa quando realizzi che il cane è vivo e come un bravo attore ha solo inscenato la sua morte.
    SORPRESA – Frankenstein Junior. La scena in cui Frederick, il nipote del Barone Frankenstein, ritrova gli appunti su come dare vita a una creatura assemblando pezzi anatomici di persone defunte.
    ATTESA – Ricomincio da capo (Groundhog Day). Aspetti sempre con ansia che arrivi il medesimo giorno per migliorarlo.
    DISGUSTO – 30 giorni di buio. Non riesco nemmeno a raccontare la trama tanto è il disgusto.
    FIDUCIA – Wall-E. Wall-E vive solo in una baracca circondato dai cimeli raccolti durante le sue giornate di lavoro e come unico amico ha un grillo. il sentimento di fiducia nasce dal fatto che mi piace credere ad un mondo in cui sia possibile trovare un equilibrio tra le macchine e la natura.

  10. Attesa – C’era una volta in America, Leone/La stangata, Hill
    Disgusto – Salò o le 120 giornate, Pasolini/
    Fiducia – Speriamo che sia femmina, Monicelli/ I film di Frank Capra
    Gioia – Il favoloso mondo di Amelie /A qualcuno piace caldo Wilder
    Paura – Garage Olimpo, Bechis/ Arancia meccanica, Kubrick
    Rabbia – Platoon Stone/ Full metal jacket Kubrick
    Sorpresa – Chinatown Polanski La moglie del soldato – N.Jordan
    Tristezza – Au revoir, les enfants, Malle/Le notti di Cabiria, Fellini

  11. Disciplinando l’istinto che elencherebbe un numero esagerato di film, scelgo:
    PAURA: Belfagor (lo sceneggiato che da piccola mi terrorizzava) – Lo squalo, film di Steven Spielberg
    RABBIA: Il nastro bianco, di Michael Haneke – Welcome, di Philippe Noiret
    TRISTEZZA: La donna che canta, di Denis Villeneuve – Philadelphia, di Jonathan Demme
    GIOIA: i film di Massimo Triosi: Ricomincio da tre – Scusate il ritardo
    SORPRESA: Inception, di Christopher Nolan
    ATTESA: La tigre e la neve, di Roberto Benigni
    DISGUSTO: Il capitale umano, di Paolo Virzì (è l’emozione con la quale sono uscita dal cinema pochi giorni fa…)
    FIDUCIA: Viva la libertà, di Roberto Andò

  12. Tristezza: La moglie del soldato. ho pianto per tutto il film.
    Attesa: E.T.
    Paura: Shining

    credo di conoscere troppo poco gli altri sentimenti per fare degli accostamenti sensati.

  13. Attesa – Sogni e Delitti
    Disgusto – La Mosca
    Fiducia – 50 e 50
    Gioia – I love Radio Rock
    Paura (ansia) – Shutter Island
    Rabbia – Mystic River
    Sorpresa – Parnassus
    Tristezza – Magnolia/ requiem for a dream

  14. Paura: Psyco di Alfred Hitchcock e Lo squalo di Spielberg
    Rabbia e Tristezza: Dancer in the Dark di Lars von Trier
    Gioia: Amici Miei di Monicelli e Non ci resta che piangere di Benigni-Troisi
    Sorpresa: The Departed di Martin Scorsese
    Disgusto: i film horror degli ultimi anni

  15. Anche io esprimo la mia scelta sulle emozioni forti.

    Paura: Shining
    Rabbia: Terra e libertà di Ken Loach
    Tristezza: Bambi di Walt Disney, struggente
    Disgusto: La mosca

    Al prossimo incontro (*_))

Lascia un commento

MENU
I post di NeU Risorse sulla creatività
Clicca per leggere le prime pagine 
TUTTO NEU
Creative Commons LicenseI materiali di NeU sono sotto licenza Creative Commons: puoi condividerli a scopi non commerciali, senza modificarli e riconoscendo la paternità dell'autore.
RICONOSCIMENTI
Donna è web 2012
Primo premio nella categoria "Buone prassi"
Primo premio nella categoria "Web"
Articoli di NeU sono stati scelti per le prove del 2009 e del 2019
creatività delle donne_CHIMICA

Creatività delle donne e patriarcato

Non possiamo smettere di parlarne. Dunque provo a raccontarvi come pregiudizi e stereotipi, sostenuti da oltre tre millenni di patriarcato, hanno impedito e tuttora ostacolano

Che succede con l’intelligenza artificiale?

“Non perfetta ma straordinariamente impressionante”.Così McKinsey, società internazionale di consulenza strategica, descrive in un recente articolo la prestazione di ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale

Ops. Hai esaurito l'archivio di NEU.