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Insegnare oggi. Tre storie esemplari – Idee 55

Mirca scrive: Se dovessi rispondere all’aggiornamento in itinere del mio lavoro (insegno filosofia e scienze umane in un liceo) direi la frequentazione di nuovoeutile. E non so cosa aspettiamo a farne un ente (sito) accreditato, a farne rete e cose simili tra noi prof non più giovanissime!!!
Oltre che segnalarlo agli studenti e lavorare quando riesco (il programma!!!) su uno dei tanti frammenti stimolo, sto cercando un’idea un po’ più sistematica di utilizzo a scuola o on-line con la classe. Mi suggerite (ancora una volta) qualche indizio? Vi stringo forte la mano.

Per ringraziare (tanto!) Mirca e tutti gli amici di NeU che insegnano con passione ecco, prima di tutto, tre storie straordinarie sull’insegnare.
La prima riguarda David Foster Wallace. Ammetto che, leggendo quanto lui dice ai suoi studenti, ho pensato che mi sarebbe piaciuto essere una di loro. Un altro scrittore, Dave Eggers, racconta in una TED Conference l’avventura di 826 Valencia, il centro che ha fondato per aiutare ragazzi con difficoltà a scuola: 1400 insegnanti volontari e un sacco di energia. Infine, Salman Khan, ex analista finanziario, pubblica su YouTube 2700 videolezioni gratuite (dalla matematica alla storia, dall’economia alle scienze), viste ogni mese da un milione di studenti: un modo del tutto nuovo di insegnare e di imparare.
E poi: NeU è un piccolo sito che vuole rendersi utile. Il fatto che entri nelle scuole ci rende davvero felici. Non ho idea di come lo si possa accreditare: nella mia mente, ad accreditare NeU è chi lo usa. E, quanto più NeU viene usato (sì, anche in aula), tanto più si accredita. Ma forse è un pensiero ingenuo.
A questo punto, però, restituisco la palla a Mirca (pregandola di passarla anche ai colleghi) e a tutti voi: che cos’altro può fare NeU per la scuola? Ci sono argomenti che vorreste vedere trattati? Vi piacerebbe uno spazio per pubblicare o, meglio, linkare lavori eccellenti fatti in classe? Avete altre idee? E che cosa vorrebbero i vostri studenti?

24 risposte

  1. Ciao, è da tanto tempo che vi leggo ma è la prima volta che scrivo su questo magnifico sito. Mi occupo di comunicazione online da quasi 15 anni e più precisamente di realizzazione e gestione di community il cui scopo è condividere passioni comuni. Leggendo questo interessante articolo, la prima idea che mi è venuta – a dire il vero non è la prima volta che mi capita approdando su queste pagine – è quella di “aggiornare” un po’ la struttura stessa del sito. Ciò consentirebbe, a mio avviso, una maggiore forza comunicativa nei confronti dei giovani o di chi ha scoperto il web solo di recente, abituato a un certo tipo di usabilità, dinamicità, funzionalità. Non solo, l’implementazione di quei servizi tipici del web 2.0 (dove insieme ai redattori anche gli utenti possono creare contenuto) come bottoni di sharing sotto ogni articolo e – ancora più importante – un forum di discussione suddiviso per tematiche precise in cui chiunque può esporre idee, opinioni e spunti e condividere anche materiale (video, documenti, ecc) potrebbe contribuire sia alla divulgazione di questo spazio sia al suo ampliamento in termini di “forza” e utilità. A questo punto sia i docenti che gli studenti che tutti i professionisti del settore, avrebbero un punto di riferimento e di incontro in cui proporre idee, condividere opinioni, e magari cercare insieme nuovi metodi di insegnamento legati alle risorse del web. Il tutto ovviamente andrebbe pensato bene, in modo da non snaturare la forza e il valore che questo sito ha così com’è ora, ma potrebbe essere, a mio avviso, una bella opportunità. Colgo l’occasione per rinnovare i miei complimenti ad Annamaria Testa e a tutto lo staff di NuovoeUtile. Un caro saluto, Alice

  2. Bella idea, usare sistematicamente NeU a scuola. Secondo me già molti lo fanno. Nemmeno io, come Annamaria, credo molto negli accreditamenti, però. Però mi chiedo: esiste qualche bollino ministeriale per queste cose? Se c’è, bisogna puntare a quello. Qualche insegnante ci aiuta? Io provo a chiedere agli insegnanti di scuola con cui sono in contatto. Ciao!

  3. Ciao, sono Matteo Uggeri e Annamaria mi conosce abbastanza bene… un grande fan di NeU sin dagli esordi diciamo. Questo post mi tocca nel vivo dato che lavoro da 13 anni al Politecnico di Milano proprio nel campo dell’innovazione didattica (una volta la chiamavamo e-learning, ora si usano parecchie altre parole, perfino italiane :), al METID, un servizio dell’universtità che si occupa proprio di questi argomenti. Le parole di Mirca sono interessantissime e incoraggianti, e portano a galla il fatto che molto spesso questo tipo di iniziative viene ‘dal basso’, ossia da docenti molto proattivi, piuttosto che dall’alto, ossia dalle isitutizioni. Oppure potrebbero effettivamente venire dal ‘pensiero laterale’, come quello di NeU… @Alice: condivido pienamente quanto dici, sebbene per nostra esperienza le comunità di pratica online non sono facili da far fiorire, anche usando gli strumenti giusti. Chiudo qui, scusate la prolissità!

  4. Non conoscevo, colpevolmente, David Foster Wallace. Ho visto che ha scritto diverse cose. Chi vuole consigliarmi da dove cominciare ? Le feste si avvicinano … e forse qualcun altro, come me, è interessato ad avere un consiglio per iniziare. Grazie.

  5. Ciao a tutti. Sull’aggiornamento strutturale di NeU, che continua, credo, a essere un sito di consultazione semplice da usare, ma potrebbe fare di più, in effetti avrei diverse idee. Piccolo problema: i danée, come diciamo qui a Milano. NeU è un progetto costoso, e non solo in termini di tempo investito. E, poiché mi faccio carico come persona fisica di tutti i costi, e non mi aspetto (non è nello spirito del sito) non dico di guadagnarci un centesimo, ma nemmeno di compensare le spese, ho qualche esitazione, specie in tempi come questi. Una soluzione sarebbe passare su una buona piattaforma di blogging. Si guadagnerebbe, forse, in interattività, ma mica tanto: tutto sommato, anche qui c’è spazio per i commenti, e l’unica differenza vera, credo, è l’impossibilità di riportare i titoli degli ultimi commenti pervenuti in homepage. Ma si perderebbe l’accessibilità immediata e semplice a tutte le voce di menu che, credo, sono parte integrante di NeU. Per quanto riguarda il forum: online continuo a vedere forum deserti. Ma forse finisco in quelli sbagliati. 😉 Com’è la vostra esperienza?

  6. Ciao alicemare, grazie dei consigli. Solo una cosa: i bottoni di sharing ci sono, stanno in fondo a ogni pagina. E cliccandoci sopra quando si è in una pagina dell’archivio o nella homepage si può condividere il post su Facebook e su Twitter. Altra questione. Oggi è uscito sul Corriere un articolo intitolato “Il flop degli studenti online” (lo potete leggere nella rassegna stampa di FLC CGIL). Parla dell’inefficienza delle scuole solo online degli Stati Uniti. Ecco, specifichiamo che l’esperienza di Salman Khan linkata in questa homepage è molto diversa. Lui non vuole eliminare il lavoro in classe, ma supportarlo grazie alle videolezioni. E il suo progetto ha già raccolto 2 milioni di dollari di finanziamento da Google. @paolonobile, per iniziare con David Foster Wallace io consiglio i saggi: “Considera l’aragosta” e “Una cosa divertente che non farò mai più”. Poi, per Minimum Fax è appena uscito un libro intitolato “Come diventare se stessi – David Foster Wallace si racconta”. Non è suo (è una lunga intervista trasformata in libro) ma potrebbe essere un altro buon inizio. E poi ci sono i romanzi, ma io ci arriverei dopo. Infinite Jest è un librone di 1200 pagine scritto fitto fitto. Bisogna essere preparati 🙂

  7. Vade retro “social–isti”. Per carità “diddio” non lasciatevi prendere dalla modaiola frenesia “social”, dagli abbagli stilistici del Web 2.0, dalle piattaforme blogging, dal deserto culturale di facebook, dai forum che, come scrive Annamaria Testa, sono perennemene deserti (quando non penosamente inutili). Se uno sente le fregole di dire qualcosa di fondamentale per la cultura della prima metà del XXI secolo può farlo benissimo anche su questo sito. Se non trova fuochi d’artificio Flash, Html5 e dintorni e resterà se ne farà una ragione. Se se ne andrà, ce ne faremo una ragione noi (la nonna diceva: «Meglio perderli che trovarli»). Questo è uno dei più bei siti web presenti in rete. Understated al punto giusto, pieno di informazioni, spunti e (avrebbe detto, entusiasta, Edward de Bono) creativi pensieri laterali.

  8. Salve di nuovo a tutti, concordo sul fatto che un aggiornamento strutturale possa comportare una certa spesa, sia in termini di tempo che di denaro, ma il web offre diverse piattaforme gratuite e piuttosto valide per un progetto di questo tipo. Il costo maggiore in tal caso sarebbe quello di un programmatore che si occupi della migrazione dei dati dal vecchio al nuovo sito. Fatto questo poi sarebbe possibile mantenere aggiornata la struttura nel tempo, personalizzarla e arricchirla di ogni funzionalità a propria discrezione. Non ci sarebbero problemi a tenere ben visibili tutte le categorie con all’interno i vari articoli e così a dare il giusto spazio in homepage ad ogni contenuto che si reputi rilevante o da tenere in evidenza. Riguardo al forum, sicuramente per farlo fiorire ci vorrebbe qualcuno che ci stia sopra, in grado di animarlo e impostarlo secondo un formato che stimoli la partecipazione delle persone e rispecchi l’immagine di NeU. In questo senso sarebbe un nuovo lavoro, ancora di più nel momento in cui prendesse piede. L’avvento dei social network ha minato molto i forum più deboli, ha inibito la nascita di quelli nuovi, la comunicazione in rete corre su un filo più superficiale e meno impegnato, dove il concetto di consultazione e archiviazione è di interesse solo per alcuni. Ma credo che questi alcuni corrispondano al target di questo spazio, quindi le potenzialità per funzionare, personalmente, io le vedo. E a proposito di e-learning vorrei menzionare lo straordinario servizio offerto dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Anche loro si sono appoggiati in grossa parte ad una piattaforma gratuita, e il servizio che offrono si dice essere tra i migliori in Italia. Nel caso vogliate considerare queste opzioni, io mi metto a disposizione. Nel mio piccolo sarei lieta di dare un mano a NeU.

  9. Perchè, maledizione, il link a F.Wallace non mi funziona? In ogni caso, splendida giornata, per NeU, come sempre. Per il resto, prefettamente d’accordo con Puzzle:

  10. Ri-ciao a tutti…. e ben ritrovato Matteo. Prima di tutto rilancio la domanda di Giovanna Cosenza: ci sono altri insegnanti che usano questo sito? Se sì, come? Se pensano che sia utile sotto il profilo della didattica, che altro possiamo fare, e come possiamo farlo conoscere? E poi: grazie ad Alicemare, prima di tutto. Ci dici che piattaforme hai in mente, così andiamo a vederle? E… ehm. Tieni presente il fatto che tutte le volte che ho chiesto di cambiare qualcosa a un programmatore sono partite alcune centinaia (e quando abbiamo fatto una profonda revisione strutturale, un paio d’anni fa, diverse migliaia) di euri, accidenti, sigh, sigh. E… non paragonarci all’università di Modena e Reggio. Cioè, sì, grazie. E’ molto molto lusinghiero. Però quella è un’università. Qui c’è una vecchia signora, la sottoscritta, che dedica a NeU un sacco di tempo, insieme alle persone (quattro in tutto) che lavorano con lei. Vorrei capire realisticamente come migliorare NeU, ottimizzando le risorse a disposizione. E a partire dai feedback di tutti gli amici. C’è, per esempio, qualcun altro, oltre a Jac, che condivide il punto di vista di Puzzle (e grazie per “uno dei più bei siti”, eh)? E poi ci sono degli strani quesiti. Per esempio. Spesso, quando metto su Facebook l’annuncio che è uscita una nuova homepage con un tema interessante, partono decine di commenti. Ma… perché restano su FBook e non riescono, i commenti, a emigrare fin qui? E dire che diversi sono, spesso, davvero pregevoli. Peccato che si perdano nel flusso, e non rimangano. Ma: non c’è verso, sembra. O no?

  11. Se c’è una cosa che mi piace da morire di NeU è il suo originale modello logico di interactive design associato alla sua peculiare offerta, anche stilistica, di ricchissimi e sostanziosi contenuti. Di questo stile asciutto e fluido e di questa struttura funzionale se ne è avvantaggiata – direi anzi che ne è stata positivamente contagiata – la sua community che ha sviluppato nel tempo una produzione di commenti e riflessioni mai urlate, ma sempre puntuali, pacate e lucide, tanto da farmi pensare, al contrario di altri, a NeU come ad un modello da replicare in altre realtà, forse più social, ma più confuse della rete. Il progetto elaborato da Annamaria, secondo me, riesce ha coniugare positivamente non solo la cultura creativa che gli è propria ma anche la sua esperienza di docente ed educatrice. Per questo penso che sia proprio l’indovinata sintesi tra design e offerta di contenuti di qualità, a rendere questo sito molto utile nelle scuole e nelle università. Naturalmente tutto è migliorabile, ma come dice bene Puzzle, nel suo post, non lasciamoci prendere dalla modaiola frenesia social o da alcuni abbagli stilistici del Web 2.0. Perché fare il restilyng di una cosa che funziona come un orologio? Piuttosto accreditiamolo sempre di più nelle aule scolastiche di ogni ordine e grado, dove NeU potrà dispiegare la sua indispensabile offerta di cultura critica e civiltà stilistica, offrendosi come modello originale rispetto ad altre ricche e innovative esperienze della rete. Un caro saluto a tutti. Antonio

  12. Salve Annamaria, pensavo a piattaforme gratuite come Joomla o WordPress. Sono tra le più diffuse e conosciute. Entrambe consentono di aggiungere ogni tipo di funzionalità a proprio piacimento e sono pienamente personalizzabili. Anche la grafica, può essere modificata come lasciata esattamente uguale a com’è ora. A tal proposito, vorrei precisare che web 2.0 non è sinonimo di pacchianeria, né di social network, né di flash o altri oggetti mediali che van di moda al momento, ma è quel web che consente l’interazione da parte dell’utente fruitore del sito e gli dà modo di inserire contenuti consultabili da terzi. In qualche modo è già 2.0 il fatto che qui sia possibile commentare. Forse ho usato una definizione semplicistica, che comprendo possa essere vista in modo negativo da molti visto l’abuso che se ne fa ultimamente. Io non so quale struttura sottenda attualmente NeU ma se non è di quelle oper source immagino che ogni piccolo intervento tecnico determini un costo, e so bene quanto possono chiedere per ogni “respiro” richiesto. Il passaggio ad una piattaforma nuova, a sua volta, richiede una messa in discussione piuttosto ampia, quindi è bene che venga presa in considerazione solo quando si sente che è il momento giusto per farla. Personalmente penso che questo sito sia talmente elevato di qualità, in termini di contenuti, che al momento non mi vengono in mente altri possibili interventi per ampliare gli spazi di azione. Ma se così sarà, non mancherò di proporli 🙂 Grazie per questo interessante confronto.

  13. Bel confronto su questo tema! Io mi trovo più in accordo con Alice che con Puzzle… e aggiungerei, tra gli strumenti open source che varrebbe la pena di prendere in considerazione, Liferay. Noi lo usiamo su molti progetti (ma anche Joomla) e ci piace molto. Però i costi ci sono anche se è open source: ci vuole comunque chi lo sappia gestire e – soprattutto – progettare. Ma credo che tra i 4 di NeU ci sia che qualcosa ne sa. @Annamaria: Un piccolo appunto sul perché la discussione ‘resta’ più facilmente dentro FB. Temo che la ragione sia banalmente anche legata a questioni di login (qui è un filo più laborioso, ma quel tanto che può scoraggiare), di interfaccia (ormai quella di FB è familiare a moltissimi, buona o cattiva che sia) e di frequenza di frequentazione (scusate l’assonanza): in FB la gente ci entra per mille motivi e – tra i tanti – può anche scappare un commento a NeU. Ormai FB è un ‘luogo’ nel quale la gente transita con facilità, o anche permane. Questo sito, per quanto ben fatto, bello e interessante, viene invece ‘visitato’, magari anche spesso, ma la cosa è apputno diversa. Un saluto. Grazie.

  14. Ehm… a riprova di quanto affermavo rispetto al login su questo sito… il messaggio ‘Anonimo’ qui sopra è mio 🙂

  15. Annamaria, ho affrontato anch’io il problema dei commenti che molti fanno su fb e non sul sito. Io faccio così: quando qualcuno mi fa un commento interessante su fb, gli chiedo per cortesia di copincollarlo sul blog, perché su fb si perde in poche ore mentre sul blog resta. Di solito la persona interessata lo fa. Un po’ alla volta, i lettori hanno capito il punto e distinguono: le sciocchezze e le battute su fb, i commenti ragionati, documentati e articolati sul blog. Finché ci ho scritto pure un post, per linkarlo ogni volta che ce n’è bisogno e non dovermi più ripetere (odio ripetermi). Eccolo: https://giovannacosenza.wordpress.com/2011/11/25/linsostenibile-leggerezza-dei-commenti-su-facebook/ Ciao!

  16. Credo che la sintesi di Giovanna sia giustissima. FB è un luogo di frequentazione superficiale, dove si colgono le informazioni. Se c’è da ragionare, e su NeU ce n’è parecchio, meglio un luogo dedicato. E’ come stare per strada o in una sala riunioni. Credo che il grado di interazione dello strumento che c’è sia sufficiente, anzi ottimale, perchè invita anche a una certa moderazione. E intensifica la leadership di chi propone i temi. In più il contesto separato genera un’etichetta specifica di questo sito, che trasferisce il suo stile a chi partecipa. Su FB ognuno potrebbe adottare quello più generale dell’ambiente più vasto a cui partecipa. Ho fatto tanti commenti, anche qui, un po’ dubbiosi verso l’elitismo, ma stavolta lo sponsorizzo io. La scelta dei temi non la tratto: ho solo da imparare. La struttura e il contenuto dei riferimenti è semplice e razionale (l’unica cosa, sarò un po’ tonto, ma per capire che le homepage vecchie stavano in Temi e Commenti ci ho messo qualche tentativo). La sola proposta che mi sento di fare è di lanciare più lavori collettivi, come quello di qualche mese fa sulle parole di Destra e Sinistra. Per quelli qualche strumento wiki o tipo basecamp potrebbe aiutare.

  17. Intanto aver collocato esplicitamente la scuola , la classe quotidiana dentro questa community è per me importante. Per l’accredito intendo far conoscere le fonti significative che possiamo pescare in neu, inserirle nei nostri progetti e riferimenti e coinvolgerci in un territorio di riferiment. Neu fa ciò che cerchiamo : apre percorsi di ricerca e nel contempo orienta nei termini fondamentali del tema. Per ora i miei studenti più coinvolti prendono soddisfatti e ringraziano di averlo incontrato ( é stato stimolante anche il Farsi capire di A.M Testa- prof – ma era sempre un libro!) In sintesi :vorremmo restituire e non solo prendere! e magari anche un piccolo referente virtuale e fisico in più scuole ( uno spazietto nel sito scolastico e uno o più corpi reali di riferimento) La vida es muy dura GRAZIE!

  18. NU E IL SALVAGENTE Beh, io faccio così, ad alcune lezioni proietto del materiale, a volte i materiali che gentilmente Annamaria ci mette a disposizione, (benedetti pdf) che poi diventano motivo di discussione con gli studenti. Altre volte porto e leggo anche i testi (leggi libri) della Signora Testa, che, per chi è riuscito a scovarli, sono miele per le dure orecchia degli studenti che ne vengono a conoscenza, per chiarezza dei contenuti, arguzia dei ragionamenti e spasso negli intermezzi tra una teoria e l’altra. Pensate la faticaccia che fa ogni santa settimana a scovare, leggere, linkare, connettere argomenti e pensieri tra il web, i libri, le trasmissioni, i giornali, ecc. E la meraviglia è che da un senso, indica dei percorsi delle idee, traccia una rotta ai triliardi di bit che esondano ogni nanosecondo dalla rete, lanciando a noi poveri naufraghi delle robuste ciambelle di salvataggio.

  19. @ alicemare: la piattaforma di NeU non è open source. E quindi sì, metterci le mani è oneroso. Quando ho progettato NeU, avevo in mente qualcosa che somigliasse a uno scaffale ikea: una struttura semplice che non sovrastasse i contenuti, e che li rendesse tutti disponibili in uno o al massimo due clic. Oggi trasportare tutto da un’altra parte è complicato, e c’è il rischio di perdere per strada le indicizzazioni di Google (i criteri delle quali, peraltro, continuano a risultarmi oscuri. Ma questo è un altro discorso). Però qualcosa può essere cambiato senza troppa fatica: abbiamo aggiunto due sezioni (Donne e creatività e Ambiente e sostenibilità). E potremmo, volendo, toglierne o aggiungerne un’altra, o modificare le esistenti. @ luca: in effetti abbiamo fatto diversi lavori collettivi, alcuni più consistenti come quello sui concetti di Destra e Sinistra, altri più lievi e divertenti. Magari vi propongo qualcosa di grazioso per le vacanze di Natale. Tra l’altro, mi è capitato di riproporre in aula alcuni degli esperimenti di scrittura fatti su NeU, sempre con risultati buoni, e qualche volta superiori a ogni aspettativa: diversi ragazzi bocconiani hanno una bella vena letteraria, e un eccellente sense of humour. @ rucola: già, la vida es muy dura. Ma non ci lasciamo abbattere, eh? A proposito di restituire: sarei felice di avere un dialogo diretto, sia coi prof che con gli studenti, e si può fare in modo semplice. Per esempio: in fondo al menu ci sono le info di contatto. Se avete domande, o curiosità, o se c’è qualche tema che vorreste veder trattato o ripreso, perché non ce lo scrivete? Se in aula viene fatto qualche lavoro interessante, e se viene messo online da qualche parte, perché non ce lo segnalate? Un paio d’anni fa NeU è finito perfino nei temi di maturità… Non ho idea di come si possa fare per il referente virtuale e fisico: qualche suggerimento? @ wc: ciao Walter. E’ sempre bello leggerti. E… grazie.

  20. Difatti è proprio per la maturità ( tema, tesine, percorsi) che è calzantissimo ma è un vero peccato ” finalizzato” solo a ciò . Sto leggendo qui ottime idee e consigli per rendere più vitale la quotidianità ( è la quotidianità che è creativa ) quindi staremo in con-tatto!!! mirca\rucola

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