Nuovo e utile

Leggere libri, da bambini e da adulti

Un articolo su Repubblica dà conto dei risultati di una recente ricerca dell’Associazione Italiana Editori intitolata Leggere in futuro: legge libri il 58% dei bambini e dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni (addirittura il 60% di quelli tra gli 11 e i 14 anni, addirittura il  63% dei minori di 5 anni, che leggere ancora non sanno ma sfogliano libri di figure da guardare e colorare). Per quel che ricordo, i dati italiani sulla lettura sono fatti così almeno dagli anni Ottanta, con i ragazzi migliori lettori degli adulti, e quindi mi sfugge del tutto il motivo del vibrante stupore che si percepisce tra le righe.

… evviva, i ragazzi leggono nonostante internet!, sembra suggerire il testo, e dà il merito di tutto ciò alla (peraltro reale) capacità di rinnovarsi dell’editoria per ragazzi, all’avvento di generi che, come il fantasy, riescono a intercettare l’immaginario giovanile (e non solo quello giovanile, devo dire) e al diffondersi di librerie e iniziative dedicate. Il fatto trascurato, però, è un altro, e mi sembra giusto ricordarlo: se uno è un solido lettore, legge con disinvoltura e piacere tutto ciò che di scritto riesce a mettersi davanti al naso.

Tra gli adulti, chi legge libri di norma legge anche i quotidiani, e legge anche su web. Dunque, il tema non è tanto, come sembrerebbe, fare il tifo per la lettura giovanile di libri “contro, o nonostante”, il web, ma sviluppare con qualsiasi mezzo, web compreso, la propensione dei ragazzi a leggere libri. La quale invece, ahimé, sembra tuttora decrescere con il crescere dell’età, e tuttora continua a essere diversa tra maschi e femmine (lettrici migliori).

Il veleno di cui tutti dovremmo invece preoccuparci sta nascosto nella coda dell’articolo: non aiutano le biblioteche scolastiche: con un solo nuovo libro per 10 studenti e una spesa di 68 centesimi per alunno destinati all’acquisto di volumi. Un dato imbarazzante.

Fortuna che, almeno, ci sono le piccole biblioteche di quartiere: iscrizioni e prestiti in grande ascesa (+72%) nell’ultima parte dello scorso anno, e un crescere di best practices da osservare con attenzione, e da cui imparare, dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Toscana all’Emilia.

… e allora vi propongo anche un altro, meno recente ma più consistente, articolo sul come trasmettere ai ragazzini il piacere della lettura. Obiettivo che, con tipico pragmatismo americano, qui si traduce in 28 punti su cui converrebbe meditare.

Infine: sul bel sito dell’AIB, l’associazione Italiana Biblioteche, una scarna paginetta dalla grafica un po’ così vi apre, in realtà, una serie di prospettive curiose, rimandandovi a una enorme quantità di bellissimi materiali sulle biblioteche: potete scovare tutte le biblioteche nel cinema e nel teatro, i bibliotecari nei fumetti (ma anche nella tradizione religiosa), e così via. Compreso un questionario semiserio  per misurare la propria  biblioteco(no)micità.

Sulle biblioteche NeU ha già pubblicato questo post. Sul leggere libri  e sulla promozione della lettura ne ha pubblicati molti: per trovarli cliccate “libri”e “lettura” nel tag cloud poco più in basso a destra.

7 risposte

  1. La crescita delle lettura in Italia, paese di editori pigri, distribuzioni monopoliste, edicolanti anti-liberali, scuole in disarmo è *certamente* un sottoprodotto positivo della tecnologia digitale e di Internet, largamente inatteso per la classe politica, anzi, magari anche un po’ fastidioso.

    A meno di non limitarsi a telefonare (un bottone per chiamare, un bottone per chiudere la telefonata) anche solo leggere e rispondere a un sms richiede un livello di alfabetizzazione minimo che è superiore all’alfabetizzazione media della popolazione adulta italiana. Figuriamoci usare le funzioni complesse di uno smartphone, o configurare un computer per accedere alla Rete, due attività in cui i ragazzi delle scuole medie sono generalmente più bravi dei loro genitori.

  2. Ho notato più volte che leggere online è considerata un’attività di serie B e di conseguenza non meritevole di entrare nelle classifiche. Ma non solo, anche i lettori online sono considerati di serie B.

    Un indizio me lo offre la mancanza di cura nella formattazione del testo.
    In alcuni articoli tratti dai quotidiani nazionali, ad esempio uno di quelli citati proprio qui (…così la lettura diventa un piacere”)
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/06/15/amore-per-libri-spiegato-ai-bambini.html,
    capita spesso di imbattersi in un frettoloso copiaincolla della versione cartacea (nessun capoverso, nessun paragrafo, nessun link esterno, manco fosse il diavolo in persona!).

    Altro che invito! Altro che piacere!

  3. Grazie Annamaria per aver proposto questa piacevole riflessione all’inizio della settimana!

    Molte cose ci sarebbero da dire sulla lettura di bambini e adulti, di libri cartacei e non, ma la tua nota é esaustiva.

    Io so che (devo averlo già scritto su NeU) avere libri e “perdere tempo a leggere” é stato per noi genitori seminare l’amore per la lettura.

    Mi piace segnalare la diffusione, nel quartiere di San Lorenzo a Roma (quartiere amato e frequentato dai giovani universitari) di bar-librerie o librerie con bar, oltre alla storica e prestigiosa fabbrica del cioccolato nella quale c’é tanto cioccolato quanti libri.

    http://www.libreriaassaggi.it/

    http://www.libreriagiufa.it/

    http://www.said.it/

    Al prossimo appuntamento (*_))

  4. Il piacere di leggere, trasformando la lettura in un recupero della relazione sociale, è al centro della nostra attività come persone libro: lettori e lettrici che, come in Fahrenheit 451 di Bradbury, imparano a memoria brani che amano e che vanno in giro a dire ovunque…soprattutto là dove non esistono i libri. Ed è da questa esperienza di lettura come relazione che abbiamo ideato la “Carta dei diritti della lettura”, premiata con una medaglia da Napolitano, e che ora viaggia verso il Parlamento europeo. Firmatela, e fatela firmare. Leggere serve a crescere, ad ogni età. http://www.donnedicarta.org – personelibrodonnedicarta.wordpress.com

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