Nuovo e utile

Setacciando Grillo, in cerca di parole chiave

Non è facilissimo orientarsi tra i temi e gli umori dello sterminato blog di Beppe Grillo, e forse confrontare qualche numero può servire. Le statistiche che leggete qui sono il risultato di una discreta dose di curiosità, di una di pazienza certosina e dell’ennesimo weekend di pioggia, trascorso setacciando Grillo in cerca di parole-chiave.
Questo articolo è uscito anche, in versione ridotta per motivi di spazio, su Internazionale web.

Ho proceduto in maniera empirica, usando strumenti semplici: inserendo l’url del sito in un generatore di tag cloud disponibile online (Wordle) ho estratto le cento parole più frequenti (più frequenti, ovviamente, secondo quanto dice il generatore). Ripetendo questo lavoro in due giorni diversi ho cominciato a farmi un’idea. Dai tag cloud ho ricavato un primo elenco di alcune parole-chiave e l’ho integrato con molte altre, ricorrenti nel dibattito politico attuale, e con altre ancora peculiari della sfera d’interessi del blog e del suo linguaggio (per esempio, tutti i nomiglioli intercettati guardando centinaia di post).
Intanto, usando la funzione “cerca nel blog”, ho cominciato a contare.

Poiché la funzione “cerca” conta tutte le parole senza distinguere tra testi e commenti, i risultati numerici danno conto di alcuni aspetti del clima generale del blog, e soprattutto del peso che ciascun argomento censito, o ciascun umore, ha nei confronti degli altri censiti.
Ho dovuto per forza di cose rinunciare a censire diverse parole importanti perché ricorrono con accezioni troppo diverse, non tutte pertinenti. Mi spiego: per esempio, “ricerca” esce in tantissimi curricula come “dottorato di ricerca”.  “Lavoro” esce anche in  contesti come “lavoro per una ditta…”, “il M5S fa il suo lavoro”, “auguro buon lavoro”. “Camera” esce anche come “video camera” o come “camera d’hotel”.
Insomma: ho cercato di tenermi sui termini che hanno impiego univoco: quando si dice “Italia” sempre del nostro paese si parla, e idem quando si dice “Parlamento”. Su “Partiti” è fuori dubbio che il nome vinca amplissimamente sul participio passato del verbo “partire”. Ho fatto un’eccezione (segnalata) solo per Casini che, poiché il search non distingue tra maiuscolo e minuscolo, in alcuni casi sta per “bordelli”.

Dunque, questa è un’indagine fedele nei numeri e nelle proporzioni, indicativa degli umori e di alcune peculiarità linguistiche, ma per forza di cose parziale. Il modo giusto per usarla è confrontare tra loro le occorrenze rilevate.
Un’analisi semantica condotta con strumenti assai più potenti è stata riportata da La Stampa. Ma anche il lavoro casalingo che vi propongo ha un suo perché: focalizza alcune categorie specifiche non indagate lì, e soprattutto riporta esempi di applicazione.
A ciascuna delle parole aggiungo (tra virgolette) una citazione da un post che suggerisca toni e contesti, o il titolo di un post (in corsivo) in cui la parola appare. Se la citazione è invece tratta da un commento, lo specifico (tra parentesi). E vuol dire che la parola appare soprattutto tra i commenti.
Ciascuna serie di parole è ordinata per numero decrescente di occorrenze, così come le indica il “cerca” domenica 24 marzo 2013. Ovviamente i numeri possono variare con il variare dei contenuti del sito. Comunque, vedi mai, mi sono fotografata tutte le schermate.
Alcuni dei risultati ottenuti sono scontati. Altri, mi sembra, lo sono di meno e, volendo, ci si potrebbe ragionare. Infine: dall’elenco “per dirla in francese”  manca culo, 6280 risultati il 26 marzo, molto più usato di vaffanculo (solo 2010 risultati, nonostante il giorno dedicato) . Cito due titoli esemplificativi: Le facce da culo. Il culo al potere. Nell’ordine, “culo” dovrebbe collocarsi tra “cazzo” e “merda”.
Buona lettura.

Italia, politica e politici

Italia: 41.000
“Il problema dell’Italia siamo noi, noi cittadini italiani. La colpa è nostra se il debito pubblico ha superato i 2.000 miliardi, nostra se non riusciamo a mantenere la famiglia e ci impicchiamo o ci diamo fuoco nel silenzio di un capannone per la vergogna”.
Parlamento
: 40.500
“Il 15 marzo entreremo nelle aule parlamentari: non lasciateci soli… Un Parlamento Pulito prima di tutto dall’assunzione degli assistenti”.
Partiti
: 22.500
“I partiti ricevono molti più soldi per i rimborsi di quelli che spendono per le elezioni. Il resto lo usano come mancia”.
Berlusconi
: 11.500
“‘Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi’. Ditelo in pubblico, al bar, al ristorante. Gridatelo in radio, ai semafori, scrivetelo ai giornali, inviate mail”.
Costituzione
: 8.470
“La Costituzione non è il Vangelo, il Corano o il Talmud. Per qualcuno però lo è, rappresenta le tavole della Legge di Mosè e ne fa un uso religioso, fideistico”.
Monti
: 7.920
“Rigor Montis è fuori controllo. Va fermato con le elezioni anticipate. Gli va rimosso il chip difettoso”.
Senatori + senato
: 5.570
“Nella votazione di oggi per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini”.
Deputati
: 5.630
“Trentadue deputati sono responsabili di fronte ai loro elettori, e più in generale di fronte alla Nazione, di alto tradimento. Che si tratti di tradimento della fiducia di chi li ha votati è indiscutibile”.
Bersani
: 5.480
“Bersani è uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. E’ riuscito persino a perdere vincendo”.
Prodi
: 3.860
“Valium Prodi è finito sulla prima pagina del Financial Times…”.
Bossi
: 2.750
“C’è qualcosa che accomuna Boss(ol)i a Gheddafi. Quando penso all’uno mi viene in mente l’altro. Non so perché”.
Casini
: 2.720
“Il nostro dipendente Casini, che sta facendo il presidente della Camera pagato con le nostre tasse, non sta lavorando come dovrebbe” (nb: in qualche occorrenza “casini” sta invece per “bordelli”).
Maroni
: 1.830
“Sono lontani i tempi in cui Maroni esordiva sulla Padania con un’intervista a Beppe Grillo. Allora era l’alfiere dei popoli oppressi, oggi di Berlusconi. Un carrierone!”.
Renzi
: 1.480
“Renzi soffre di invidia penis”.

Dimmi come ti chiamo

Psiconano (Silvio Berlusconi): 1.900
“È uno spasso ascoltare lo psiconano quando grida: ‘Giudici comunisti!’ in tutte le trasmissioni televisive”.
Pdmenoelle
(Pd): 1.740 
Il Pdmenoelle “muto” deve stare!
Gargamella
(Pierluigi Bersani): 659
Tempi duri per Gargamella
Topo Gigio
(Walter Veltroni): 454
“Topo Gigio è diabolico. Ha copiato gli slogan e il programma di governo dello psiconano”.
Rigor Montis
(Mario Monti): 437
“Rigor Montis, un altro uomo della Provvidenza, gesuita di educazione, cattolico praticante, che ha seguito durante il suo governo la massima di togliere ai poveri per dare ai ricchi”.
Morfeo
(Giorgio Napolitano): 324
“Morfeo Napolitano se non avessimo quest’omiccolo dovremmo inventarlo troppo forte troppo dormiente, perchè se non lo sapete ancora, lui dorme dorme”.
Bottino Craxi
(Bettino Craxi): 189
“Berlusconi ha paura di fare la fine di Bottino Craxi”.
Azzurro Caltagirone
(Pierferdinando Casini): 183
“Ora, che Cuffaro è in carcere, Azzurro Caltagirone dovrebbe avere la dignità di dimettersi”.
Boss(ol)i
(Umberto Bossi): 126
La Boss(ol)i Tax
Mavalà Ghedini
(Niccolò Ghedini): 88
Le unghie sui vetri di Mavalà Ghedini
Mortizia Moratti
(Letizia Moratti): 58
“Quanti voti prenderebbe Mortizia Moratti senza il marito petroliere?”.
Frignero
(Elsa Fornero): 54
“La principessa sul pisello, alias Frignero, ha detto che la tassazione sul lavoro è troppo alta. Lo ha detto con la leggerezza della Vispa Teresa”.
Santadeché
(Daniela Santanché): 19
“Non sono passati neppure i tre giorni canonici ed è già uscito dalla tomba prima che la Santadeché e Bugs Bunny Alfano potessero avvolgerlo nel sudario”.
Ansia News
(Ansa): 3
(nb: usato come firma di comunicati-stampa)

L’altalena delle emozioni

Paura + terrore + spavento 7.760 + 854 + 448
Una tranquilla Italia da paura
Speranza
: 8.050
I numeri a 5 stelle della speranza
Vergogna
: 5.090
La vergogna dei contributi all’editoria
Schifo + ribrezzo + disgusto
: 4.510 + 186 + 391
Lo schifo al governo
Rabbia + arrabbiato + incazzato
: 2.810 + 594 + 987
Contribuenti cornuti, mazziati e incazzati
Offesa + offendere
: 1.700 + 832
“Ragazzi, questa settimana il ‘pseudosettimanale’ Panorama (sappiamo chi è l’editore….) attacca con il titolone “ecco come Grillo intasca i soldi pubblici”!!!!. Ci sono gli estremi per una querela o ci lasciamo offendere da questi pennivendoli?” (commento).
Tristezza + triste
: 2.680
“Quello che stupisce è la vostra folle ostinazione a non farvi da parte come se foste investiti da una missione divina. C’è in ciò qualcosa di patologico, che richiede l’intervento di uno psichiatra, ma anche di triste”.
Disperazione + disperato
: 1.080
“Sono disperata: anche la casa, l’unica cosa che mi resta, in questo momento è invendibile” (commento).
Entusiasmo
: 1.380
“L’entusiasmo contagioso è la miccia. Queste sono le nostre bombe!” (commento).
Ansia + angoscia
: 915 + 300
“Sono entrato in macchina nella gigantesca fabbrica vuota che si estende per due milioni di metri quadri. Ho provato un senso di smarrimento e di angoscia di fronte a questo vuoto immenso”.

Felicità
: 1.090
“Più consumi, meno sei miserabile, più sei invidiato. Qualcuno la chiama evoluzione, altri progresso. Il Pil guida le decisioni dei governi, non la ricerca della felicità”.

Di che si parla?


Acqua: 93.000
La bolletta dell’acqua è illegittima
Rete + web + internet
: 18.800 + 12.900 + 11.000
L’Urlo della rete
Soldi
: 22.300
Fuori i soldi!
Tasse + Equitalia
: 16.700 + 1.480
Il pozzo senza fondo delle tasse
Futuro
: 18.300
Futuro sostenibile, istruzioni per l’uso
Legge elettorale
: 17.000
Legge elettorale “ad movimentum”
Banche
: 15.100
Nazionalizziamo le banche
Rifiuti
: 13.900
Il futuro è Rifiuti Zero
Mafia + mafioso
: 7.870 + 4.840
Trattativa Stato-mafia for dummies
Giornalisti
: 7.950
L’ultima cena (per i giornalisti)
Aria
: 6.810
Morte dell’aria a Milano
Rai
: 5.590
Conigliera Rai
Corruzione
: 5.250
La Riforma della corruzione
Tav
: 5.050
Il movimento No Tav in galera
Nucleare
: 3.840
Nucleare: siamo in guerra!

Per dirla in francese


A casa!: 10.400
Mandiamoli tutti a casa
Ladri + ruba, rubare + furto
: 4.440 + 3.220 + 1.960
In questo mondo di ladri
Morto + defunto
: 8.280 + 386
Bersani, morto che parla
Cazzo, cazzi + cazzata
: 5.920 + 872
Noi siamo noi e voi non siete un cazzo!
Merda
: 4.980
Schizzi di merda digitali
Coglioni + palle
: 3.390 + 3.950
Bombardatevi i coglioni
Tradire + tradimento + traditore
: 1.870 + 1.210 + 580
“Beppe non ci deludere…! Fuori i traditori!!” (commento).
In galera
: 2.320
Tutti in galera con internet
Follia + pazzo, pazzia
: 2.250 + 1.250
Le primarie dei folli
Stronzo + stronzata
: 956 + 449
Grillo è uno stronzo
Zombie
: 641
La televisione è uno zombie

 

17 risposte

  1. mi perdoni, ma non colgo il senso di tal lavoro
    il blog e` aperto a chiunque, compresi numerosi troll, non e` univoco, per cui non si puo` definire neppure come un’analisi delle parole piu` frequenti del M5S in quanto ci si trova di tutto
    a cosa dovrebbe servire?
    quali indicazioni da` (se ne da`) e che io non colgo?

    1. Caro Fabio,
      Questo lavoro racconta e misura alcuni temi che ci sono nel blog. Il blog (ogni blog, NeU compreso) è un fenomeno costruito da tutti i frequentatori, e non solo dal titolare dell’url.
      E sono tutti i frequentatori, odiati troll o presunti tali compresi, a costituirne l’essenza.

      Detto questo.

      Quasi tutti i termini sono ben presenti nei titoli o nei post di Grillo, e ne do conto. Pochi termini (per esempio disperazione/entusiasmo) per quanto vedo, appaiono solo nei commenti. Anche questo è interessante, e le dice perché conviene guardare anche i commenti.

      Se lei ci ragiona sopra, può trarre alcune indicazioni che riguardano, per esempio, l’intensità emozionale (e di quali emozioni dominanti), il rapporto tra nomi e nomignoli, il rapporto tra un nomignolo e l’altro (e la qualità di ciascuno), il fatto che “zombie” sia molto meno usato di quanto sembrerebbe, il fatto che i ladri facciano più paura degli zombie, il fatto che l’attenzione all’acqua sia 15 volte maggiore dell’attenzione all’aria, il fatto che l’aria (e perfino la Rai) siano più presenti della TAV.
      Sempre avendo voglia di ragionarci sopra, eh

  2. Rispondendo a Fabio:
    Credo che l’intenzione di Annamaria fosse quella di tracciare a grandi linee il tenore del grillesco blog, evidenziandone le scelte semantiche generali, sia di chi lo scrive sia di chi vi partecipa.

    A mio avviso è interessante poiché “fa il paio” con un’altra indagine casalinga che sto facendo e che riguarda il “profilo medio” dell’elettore attivista (e dunque partecipativo) che coincide perfettamente con le scelte lessicali (e spesso sintattiche): 18-25 enne non laureato e con competenze/conoscenze economico-politiche e sociali risicatissime.

    Grazie Annamaria!

  3. Ho letto con attenzione sia la ricerca riportata da “La Stampa” sia la tua, Annamaria. Ritengo che il mondo politico non abbia posto la giusta attenzione al fenomeno Grillo, salvo successivamente esagerare nel contrario. Ritengo altresì che quella del m5s sia una risposta al degrado della politica italiana a prescindere dal personaggio. Detto questo trovo il soggetto rozzo, una sorta di leghista nazionale. I giovani sono un attimo inquietanti nella loro ignoranza storica, nella supponenza e grigi. Proprio oggi ho pubblicato le fotografie del 1941 dei miei genitori giovani e belli e sorridenti (in piena guerra mondiale). Comunque la doppia ricerca semantica coglie questa ROZZEZZA da nuova lega, ammantata di ambientalismo e distratta per quanto riguarda il lavoro. TANTI AUGURI A QUESTO PAESE (*_))

  4. Contare…per contare.
    In inglese una linea legale si scrive Legal Line. In italiano si legge Legalline.
    Se il caso fosse il maschio della casa, dal loro incontro nascerebbero i casini.
    Il valore che si produce è oltre, prima e durante il senso delle parole. Il lessico dei cinque stelle è spesso ricco di speranze recondite. Questa mattina ho sentito dire a
    un collega: vaffanculo a te e acchitiveste la mattina! ricchione impanato! materasso dimmerda! Soprattutto quest’ultima, nelle giuste quantità, pare prepari bene il terreno per la semina.

  5. “Il pdmenoelle muto deve stare”. Ho letto il post da cui è tratto e del quale qui è fornito il link. “ZITTI”, riferito ai parlamentari del pd, compare una decina di volte. Non male come accusa, da un movimento che sul silenzio dei propri esponenti, se non espressamente autorizzati a parlare dal caro leader e con parole dallo stesso minuziosamente controllate, fonda la sua condotta pubblica quotidiana.

  6. Anche io non capisco il senso del post e neanche il senso di aver perso un week end seppur piovoso sotto una pioggia di numeri. Apprezzo sempre i suoi post Annamaria ma stavolta avrei preferito meno numeri e almeno una considerazione. Se avesse esteso la sua ricerca a tutti i blog dei partiti esistenti con tutti i commenti troll e pazzi che si portano dietro avrebbe notato che c’è una sostanziale somiglianza sia nei nomi, nomignoli e attributi (anche per dirla alla francese). L’italiano sta scomparendo in tutti i sensi.

  7. @alessandro: poichè siamo tutti adulti e vaccinati, le considerazioni a parire dai numeri raccolti le possiamo fare noi. Come le hanno fatto alcuni di coloro che hanno inserito i commenti. Come ad esempio ha fatto Fiorella Palomba nel suo commento, che condivido in pieno.

    1. Che le considerazioni possiamo farle tutti è ovvio. Ho specificato innanzitutto che per trarre delle conclusioni più ampie sul tema vadano analizzati un po’ tutti gli stili dei politici e movimenti esistenti. Perché così si può notare in che misura tutti rispondano a un archetipo comune. Poi desideravo da lettore assiduo una considerazione di Annamaria visto che un blog non è l’istat ma è un luogo dove esprimere opinioni.

      1. Parlando di tutto, si rischia sempre di parlar di niente.

        Qui hai alcune parole, alcuni numeri e alcuni esempi di linguaggio. Che, ti assicuro, sono piuttosto peculiari. Guardali, e chiediti che cosa ti stanno dicendo.

        E, se proprio vuoi un parere su qualcosa, ti dico questo. Da figlia (non rinnegata) del sessantotto, ho sempre avuto una serena dimestichezza con le parolacce. E mi stanno anche simpatiche, di solito.
        Ma, nel caso che abbiamo in esame, la parolaccia, il nomignolo perfido, mi sembrano spesso una sbrigativa scorciatoia per esprimere giudizi tassativi, irrevocabili e non argomentati.

  8. Su quanto il linguaggio sia rivelativo della professionalità, e non solo, Cicerone diceva -nel De Oratore: «Come nessuno può essere facondo su ciò che non conosce, non vi è neppure chi sia in grado di parlare eloquentemente di ciò che conosce anche molto bene, se ignora come si deve comporre e rifinire un discorso»

    Mi permetto di segnalare questo:

    http://www.laporzione.it/2013/03/06/tweb-6/

  9. Le andrebbe di contrapporre alla favola del “pescatore e del pesciolino” quella che, invece, io attribuisco al popolo italiano? “La favola del re nudo”. Leggetela, è molto istruttiva e dimostra come la pubblicità massiccia e martellante dei potenti possa influenzare il giudizio delle masse anche a dispetto di dati evidenti ed oggettivi. Grillo è, secondo me e metaforicamente, il bambino che fa notare a tutti che il re, in effetti, sta sfilando nudo…

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