Quando parliamo di creatività, ci vengono in mente Mozart, Picasso, Einstein: gente che ha avuto in dono, insieme, un gran talento e un buon sistema di opportunità. Ma provate a pensare alla scuola di tatuaggio nelle prigioni russe (e qui non vi dico di che cos’è fatto l’inchiostro per tatuare, né com’è costruito l’attrezzo per riuscirci. Ma potete immaginare bene che l’ambiente non sia dei più confortevoli. E aggiungo che, per illustrare questo post, ho fatto fatica a trovare un’immagine di tatuaggio che non fosse troppo disturbante). Ebbene: quei tatuaggi sono sì un rito brutale, ma sono anche un’espressione di sé, e una manifestazione di risorse.
Esordisce con questa considerazione un lungo, bell’articolo pubblicato da Psychology Today. Ci trovate molte considerazioni non banali sulla creatività, sulla creatività quotidiana, sui tratti di carattere di chi la pratica, sul come sviluppare il vostro stile creativo e diverse altre storie interessanti, da Cuba ai college americani, ai tatuaggi russi. Prendetevi il tempo necessario per leggerlo e, credo, non ve ne pentirete.
Anche i suggerimenti conclusivi (a parte quello riguardante il dipingere le pareti di blu, sul quale continuo a nutrire diversi dubbi) sono, in generale, fondati e pieni di fertile buonsenso.
… ma come si fa a farsi venire buone idee? Ve lo dice in quattro minuti un video animato (e doppiato in italiano): non dovete aver fretta: ma concedervi il tempo necessario per l’incubazione e, soprattutto, permettete alle vostre idee di entrare in contatto con altre idee (sì, la rete è un ottimo posto per farlo). La creatività si nutre di scambi e di contagi, e non dobbiamo mai scordarlo.
Se, a questo punto, vi è venuta voglia di sapere meglio come funziona il cervello creativo, quali sono le origini della creatività umana, perché dobbiamo integrare intuizione e pensiero razionale, quali sono i prerequisiti e i segni distintivi di un’organizzazione creativa, vi segnalo che a questa pagina di NeU potete trovare quattro video di Alberto Oliverio che rispondono a tutte queste domande (e a molte altre). Se invece volete approfondire il mondo che sta attorno ai tatuaggi russi, forse potreste leggervi Educazione siberiana, di LilinNicolai.
Benedetto sia il doppiaggio..
Buon fine settimana anche a voi di NeU