Nuovo e utile

Bersani scrive. E mi parte l’embolo

È domenica mattina. Apro la mail e ci trovo un messaggio di Bersani. Beh, mi fa piacere che mi scriva, finalmente. Do una scorsa rapida. Poi, siccome ho un po’ di tempo, comincio a leggere riga per riga. E fra le righe.
Così, mi parte l’embolo della revisione. Qui sotto vedete il risultato.

 —

Cara elettrice, Caro elettore,
(dai, Bers, perché mi chiami “elettrice” in questa maniera così distaccata, come se fossi una sconosciuta-portatrice-di-voto qualsiasi, e non una che ha fatto due volte la fila al gelo per votare   –  e, per inciso, votarti  –  alle primarie, e ha zampettato nella neve per rivotare alle primarie regionali? E poi, benedetto uomo: perché mi metti una maiuscola dopo la virgola? E, qui sotto, di nuovo?)
Con le primarie abbiamo bucato il muro del silenzio

(ehi, è il muro del suono quello che si buca. Il muro del silenzio, di solito, si rompe: bucarlo non basta. Ma nelle metafore, si sa, ti capita di inciampare. Tranquillo: ti voglio bene lo stesso.)
che per anni aveva circondato le nostre iniziative.
(… quali anni? Quale muro del silenzio? Quali iniziative? Non capisco: mi stai dicendo che le primarie sono state un’ideona mediatica che ha procurato un sacco di share e non, come credevo, un grande, moderno, entusiasmante, vincente esperimento di democrazia partecipata? E mi stai dicendo che, prima delle primarie, nessuno ti si filava? Tu, il segretario del primo partito del paese? … su, dai, non fare così).

Ma il metodo
(perché un “ma” avversativo? Questa frase non nega o limita la precedente, ammesso che la precedente abbia un senso, e che anche questa ce l’abbia)
dell’apertura e della partecipazione è stato lo stesso che il Partito Democratico ha utilizzato per preparare nel tempo i documenti programmatici
(traduco dal burocratese: “nel tempo” – e se lo dici così sembrano anni, decenni, ere geologiche… – hai preparato un programma che, chissà perché, chiami “documenti programmatici”, e l’hai fatto consultandoti coi cittadini. Se, già che c’eri, mi ricordavi quando e come, ero più contenta. E anche se mi mettevi un link alla sintesi del programma, visto che siamo sul web e si può.)

che oggi ci consentono di proporci con consapevolezza e fondatezza alla guida del Paese.
(sono i documenti programmatici a “consentirti di proporti”? Sembra che tu abbia scritto un programma, vabbe’, partecipato, e che poi gli abbia chiesto il permesso: a lui, il programma. Ma forse intendevi dire “forti di questo programma, oggi ci proponiamo…”. E poi: so già che sei una brava persona, ma da te alla guida del paese mi aspetto molto più che consapevolezza e fondatezza. Vorrei che tu adesso mi confermassi che hai un’idea per lo sviluppo, la migliore, e che sei capace di realizzarla.)

Lo stesso che ci ha consentito di vincere le elezioni amministrative e di prendere la guida delle grandi città, nel Mezzogiorno, come in tutto il Nord.
(qui il soggetto sarebbe sempre “il metodo dell’apertura e della partecipazione”. E dai, sei davvero troppo modesto: prima chiedevi permesso al programma, ora attribuisci il merito delle vittorie elettorali al metodo. E i militanti? Il partito? La credibilità dei candidati? Le pratiche di buon governo? …tu, che sei un bravo leader? Tutti noi che abbiamo votato?)

Lo stesso che ci ha consentito di contribuire in modo determinante alla caduta di Berlusconi.
(Il modo in cui “lo stesso” metodo della partecipazione che hai impiegato alle primarie  ti avrebbe un anno prima “consentito” – sai una cosa? Dovresti cancellare il verbo “consentire” dal tuo vocabolario – di far cadere Berlusconi mi risulta piuttosto oscuro.)

Per il bene del Paese abbiamo sostenuto un governo di transizione. Lo abbiamo fatto lealmente e con trasparenza, anche se non tutto ciò che è stato fatto ci è piaciuto.
(ecco. Se tagliavi tutto il primo paragrafo e cominciavi da qui era meglio. Magari, guadagnando un paio di righe potevi perfino  spiegare che cosa intendi  dire scrivendo “non tutto ciò”.)

Sappiamo bene, perché noi democratici viviamo in mezzo alla realtà comune dei nostri concittadini, quale sia oggi la sofferenza, il disagio, la sfiducia.
(… “quali siano”: sono tre cose, il verbo va al plurale. E che vuol dire “viviamo in mezzo alla realtà comune”? Esiste una “realtà non comune”? E, accidenti, perché non usi verbi forti invece che blandi nomi, una volta tanto? Non un generico “c’è sofferenza”, ma: i cittadini soffrono. Temono il futuro. Sono sfiduciati. E – non dimentichiamolo – infuriati).

Conosciamo la realtà e non la nascondiamo dietro rappresentazioni di comodo. Ma conosciamo anche le energie positive che l’Italia può mobilitare per una riscossa.
(Bers, Bers, sempre a prendere le distanze e a mandare avanti i concetti astratti: l’eco di Bandiera rossa mi intenerisce, ma ammetterai che non è un gran guadagno passare da “avanti popolo” a “energie positive” che l’Italia può mobilitare per la “riscossa”: di nuovo, dalla concretezza sanguigna del popolo all’astrattezza delle energie.  E no, accidenti, non “l’Italia”! Sei tu che le mobiliti. Forse, magari. Se ti concentri un po’.)

Ora dunque bisogna
(perché usi il verbo nella forma impersonale e non scegli un più forte e coinvolgente e urgente “dobbiamo”? Tutto questo  paragrafo usa la forma impersonale. E dunque non individua il soggetto che agisce. Non va bene.)

andare oltre l’esperienza del governo di transizione, ci vogliono più lavoro, più equità, più giustizia sociale. Senza raccontare favole o promettere miracoli, sappiamo che tutti insieme possiamo costruire tempi migliori.
(questo, ahimé, è un blabla blando, vago e buonista. Roba che potrebbe dire Casini. Non puoi, almeno con me e visto che siamo amici, essere un po’ più esplicito e incisivo? )

Ci vorranno riforme per mettere pulizia nella vita pubblica, per fare crescere l’occupazione, per garantire i servizi rafforzandoli per le persone e le famiglie più deboli ed esposte.
(…un esempiuccio? Tre priorità programmatiche? Un’idea o una proposta che mi rassicuri e mi scaldi il cuore, invece della solita giaculatoria delle parole d’ordine che non riescono a strutturarsi in discorso?)

Per ottenere questi risultati il Paese ha bisogno di un governo stabile. Il cammino per la ricostruzione del Paese sarà lungo. Solo il Pd e il centrosinistra oggi sono in grado di offrire questa prospettiva e di caricarsi di questa responsabilità.
(ehi, dimmi almeno che, se vince il PD, il governo stabile non è una prospettiva ma una plausibile certezza. E magari esplicita quella che noi biechi comunicatori chiamiamo la reason why.)

Per questa ragione c’è bisogno di una mobilitazione straordinaria. Voi
(Bers, perché qui passi a un generico “voi”, visto che a me stai parlando, e che proprio a me chiederai, nel giro di una riga, di dare una mano?)

avete già partecipato alla costruzione di un nuovo modo di fare politica, attraverso il voto alle primarie. Ora potete essere decisivi con il vostro impegno a sostenere il Partito Democratico alle elezioni politiche.
(è il momento di dirmi che qui sotto c’è un questionario, che compilandolo scelgo i modi in cui posso dare una mano, che dovrei compilarlo  e che tu e tutto il PD sareste grati ed entusiasti se io lo facessi adesso. Si chiama call to action.)

Il 24 e 25 febbraio ci sarà la sfida alla quale ci stiamo preparando da tempo. La tua iniziativa personale
(Ma che iniziativa “personale”? Una campagna elettorale è un grande, entusiasmante sforzo collettivo a cui ciascuno contribuisce. E proprio a te devo ricordarlo? Insomma: prima ci voleva un “tu”. Qui invece ci vuole un grande, ecumenico, emozionante “noi”)

sarà il valore aggiunto
(che cosa c’entra questa gelida terminologia economicistica, “valore aggiunto” – sinonimo: plusvalore?)

che potremo portare nei giorni finali
(ah, vabbe’, nei giorni finali. Posso starmene a dormire ancora per un paio di settimane.)

della campagna elettorale.

Pier Luigi Bersani

 

In conclusione. Così come non è semplice fare una campagna elettorale (guardate questa illuminante raccolta di buoni esempi, dal 1974 a oggi) non è per niente semplice scrivere una mail efficace.
Bisogna prestare attenzione per a) non scrivere sciocchezze, b) non mettere insieme un testo che sta a metà tra un circolare, un comunicato-stampa e un volantino c) dire cose interessanti e rilevanti per il destinatario, fargli capire bene  che cosa ci si aspetta da lui e motivarlo ad agire. Un mailing ben fatto è un ottimo strumento:  veloce, relativamente poco costoso, caldo sotto il profilo della relazione. Permette di trasmettere a ogni destinatario messaggi profilati e calibrati sulle sue attese e i suoi orientamenti. Nell’ultima campagna elettorale Obama l’ha usato molto, e lavorando di fino sul linguaggio alla ricerca di formule semplici e naturali: guardatevi queste sei variazioni su una mail per il fundraising.

Appunto: il cammino sarà lungo.
Sospiro e sbuffo. Un pezzetto di domenica è passato. E, con lo stesso spirito con il quale un’altra domenica, poco più di un mese fa, fa mi sono ritrovata a zampettare nella neve alla ricerca di un seggio non proprio facile da trovare, faccio clic e comincio a compilare il questionario.

65 risposte

    1. Certo! E si vede. Non l’avrà mica scritta lui personalmente questa lettera. E ha anche dei bravissimi grafici. Erano anni che non vedevo una crenatura creativa come quella di L’IT A LIA GI U ST A.

  1. ehhh… io pensavo che avesse scritto solo a me!?
    ma seriamente… qualcuno ha avuto il coraggio di leggerla fino in fondo?? tranne la prof. che lo fa “per lavoro”… 🙂
    io come immagino molti, che non hanno necessità di essere convinti, nemmeno l’hanno letta. Poi questo non significa che sia scritta in modo piuttosto disattento…

  2. Annamaria, quanto hai ragione. Ma in fondo preferisco questo Bersani imperfetto nella comunicazione, a chi, tecnicamente, non sbaglia un colpo. Vedi Monti, che si toglie il Loden perché così suggerisce il guru di Obama. Almeno Bersani sembra vero, e credo che in gran parte lo sia.

    1. Io invece da un candidato cerco contenuti, non cialtronate improponibili, certo, ma cose concrete. Bersani spesso è troppo astratto, credo sia uno dei difetti principali del suo stile. Grazie Annamaria, un’analisi puntuale che ho già condiviso.

  3. Tre cose:
    – prima mi tutto: Neu ha avuto, su questo post, un picco di accessi davvero esagerato, e per questo è finito offline un paio di volte. Mi scuso con chi ha dovuto fare più tentativi per riuscire a entrare.

    – e poi: il tema non è produrre una comunicazione patinata, algida, perfetta (per inciso: Bers è più che dotato di “esperti di comunicazione”. Le virgolette non sono maliziose come possono sembrare, ma un po’, almeno, sì).

    -il tema vero è domandarsi, ogni tanto, e possibilmente spesso, “che cavolo sto dicendo? Ha un senso?”.

    A proposito di comunicazione politica con un suo perché, e se ancora non l’avete intercettato, vi rimando all’ultimo post della scorsa settimana, con un illuminante slideshow di buone campagne politiche, dal 1974 a oggi. Merita di essere visto: https://nuovoeutile.it/campagne-politiche-con-un-perche/

    1. Sì questa mattina il sito era offline, pensavo a un altro attacco di acker.
      Ottimo commento, condivido il modo e lo stile, non si tratta di essere genuini o meno (e Bersani è sicuramente più genuino di molti altri leader) ma di dire cose concrete, esemplificare e chiedersi come dici tu “cosa sto dicendo? Ha un senso compiuto?”

  4. mah! Io continuo a rimanere perplesso, la storia non insegna evidentemente a chi le cose non le vuole osservare.
    E’ vero che i destinatari della email non hanno necessità di essere motivati ma il problema, secondo me, è che se sai comunicare lo fai sempre (o quasi). Quindi questo testo dimostra che Bers (carino :-)) non sa comunicare; con lui tanti altri. Vogliamo dimenticare “rimbocchiamoci le maniche”? Quindi siccome dovrei convincere anche il 30% degli indecisi DEVO imparare a coinvolgerli. Non è che se dico di ispirarmi al papa faccio progressi.

  5. Buongiorno, io pur essendo elettrice non ho ricevuto la missiva e quindi nemmeno il relativo questionario di cui vorrei sapere di più. E’ innegabile che grandi passi devono essere fatti sul tema comunicazione, fra questi quella di affidarla DAVVERO e con fiducia a professionisti esterni. Miglioreranno.
    Ciao
    (al sesto rigo dopo Cara elettrice etc hai messo due volte “che” 🙂 )

    1. Ciao Gianna.
      Poiché sulla correzione di bozze non mi fido neanche di me stessa, ho verificato con la funzione “cerca”.
      Risultato: alla sesta riga c’è un “perché”. Alla settima c’è un “che”. Alla nona (ma è un’ulteriore domanda, in un’altra frase), c’è ancora un “perché”.

      Il testo originale della mail è linkato, in arancione, all’inizio del post. La mail è stata inviata non a tutti gli elettori PD, ma solo a chi ha votato alle primarie (lasciando, ovviamente, un indirizzo mail).

      1. avete visto i commenti sul sito del pd? in effetti Bers poteva almeno far gestire meglio le liste dei destinatari… e i consulenti magari potrebbero incominciare ad imparare l’uso dell’a con e senza h.

  6. hahahahahaha!!!!!!!!!! Più ci si sforza di essere convincenti e più si cade nel ridicolo…mi sa mando il mio CV per organizzargli la comunicazione… :/

  7. Su quanto ha scritto Annamaria accordo assoluto e totale. Ma vorrei copiare e incollare la parte che ci fa capire il vero dramma di quel partito, e dei suoi elettori, purtroppo (l’assenza di un programma “serio” con dei numerini…).
    Eccolo.
    “Ci vorranno riforme per mettere pulizia nella vita pubblica, per fare crescere l’occupazione, per garantire i servizi rafforzandoli per le persone e le famiglie più deboli ed esposte.
    (…un esempiuccio? Tre priorità programmatiche? Un’idea o una proposta che mi rassicuri e mi scaldi il cuore, invece della solita giaculatoria delle parole d’ordine che non riescono a strutturarsi in discorso?)”

    1. Nel leggere la lettera di Annamaria,mi sono domandato.Oggi nella situazione in cui siamo,cosa andiamo cercando ? Premetto che come elettore di sinistra,ma indipendente,aldilà di tutto,trovo Bersani lunico lider,con le sue proposte e(le ha fatte)capace di portarci fuori da questa melma maleodorante che ci avvolge da oltre 20 anni.Non è il tempo di giudizi,commenti,pareri e proposte. E basta con queste filosofie,analisi e giudizi inconcludenti,che certamente non portano voti.Avete visto come il nano corre? Quindi solidarietà e iniziativa urgente.Altrimenti non ce la facciamo.

  8. Concordo in pieno… purtroppo. Ricevendo la mail, dato che è scontato che io non debba essere convinto o convertito, mi sono chiesto a cosa potesse servire. Forse a suggerirmi di accedere al questionario? Ma anche il questionario, se lo si esamina a fondo, lascia molto a desiderare come chiarezza. Sta cercando contributi? Se si, Perché non lo dice chiaramente? Purtroppo la mia impressione è che il questionario serve per “fare finta di coinvolgermi”. Ed a me, quando qualcuno “fa finta”, parte un embolo (per dirla con Annamaria)!
    Continuo ad invidiare gli Americani: ma a noi un politico (ed un comunicatore) come Obama, anche al 20%, non ci tocca mai..?

    1. Osservazione perfetta e puntuale che condivido totalmente. Aggiungo: ogni argomento trattato da NU si arricchisce di spunti. Chi ha la fortuna e il piacere di leggerli trae nutrimento per la mente e il cuore. Grazie alla capofila, grazie Annamaria

  9. Ciao Giovanna
    Ti seguo sin dai tempi del Master a San Marino; grazie per i tuoi consigli e suggerimenti importantissimi. Per questi i Ghost-Writers dei politici – ed i politici stessi – ti dovrebbero pagare oro tanto a parola per quel che (osano) scrivere in campagna elettorale. Purtroppo non cambiano ‘stile’ ed è evidente anche nei loro messaggi elettorali. Sì, perché poi quando governano fanno proprio quello che scrivono: schifo.

  10. Ragazzi a smontare le parole non ci vuole niente.Siete sicuramente degli esperti e dei veri geni incompresi.La lettera in questione servirà,per chi lo saprà capire ,a mobilitarsi per vincere queste elezioni.Io che faccio banchetti e iniziative da tempo immemore contro il dannato nano rischio di vedere arrivare,come del resto sta già accadendo di persona nei banchetti,nuovi volontari interessati.La visibilità del partito contro un proprietario di tre più tre reti è ovviamente molto minore…siete esperti,lo dovreste sapere…

  11. i programmi del PD sono postati a nausea su siti e face book e ripetuti in ogni intervento tv.Forse siete ciechi,sordi o molto distratti.Potete dire legittimamente che vi fanno schifo,ma non che sono invisibili…li sentiamo dai tempi delle primarie…

  12. Chi ha consigliato Bersani per questo messaggio deve essere lo stesso che gli ha suggerito la formula “via i banchieri dai partiti” per rispondere a Monti che diceva “via i partiti dalle banche”, o quello che gli ha suggerito di rispondere alle critiche di Grillo sul MPS dandogli semplicemente del fascistoide. Io mi sono fatto una opinione dopo aver sentito la proposta chock di Berlusconi: in questa campagna elettorale ognuno dei due sta cercando di riacchiappare i delusi del proprio elettorato tradizionale, rinfocolando vecchie passioni con vecchie parole d’ordine. Nessuno sta cercando il mio voto (non mai votato né per il PD, né per il Berlusca). In conclusione non mi sento rappresentato da nessuno dei due. Ma forse non importa. Forse io e quelli come me non servono a vincere le elezioni. Però voto anch’io e invece di questi due scelgo il terzo: Monti, che parla alla mia testa e non alla mia pancia.

  13. intervengo con l’innocenza che potrebbe paradossalmente servirmi per questo voto, e con la luce di NeU mi dico Bersani e la sua schiera possono anche riposizinarsi , ripensarci , corregge, verificare quanto ci “offrono” , noi nella nostra quotidianità lo facciamo .Fare una scelta , dare una priorità a, combattere le idee fumose e di tutto un po’. Se abbiamo cercato di sostenere , nelle primarie, nelle macedonie , lo sfondo che presenta , ora o mai più devono uscire i fondamentali di pensiero e di concretezza
    “Chi si erotizza con la politica deve saper
    amare” o no?!

  14. complimenti, la critica è perfetta e anche divertente. Temo però che quando i problemi di comunicazione sono così gravi (e nonostante l’esistenza di ‘esperti di comunicazione’, a quanto pare) c’è sotto qualcosa di più: non sarà che il nostro non ha sostanzialmente niente da comunicare, se non, appunto, la solita giaculatoria delle parole d’ordine?

  15. (Mi riferivo a questo brano
    “Con le primarie abbiamo bucato il muro del silenzio
    (ehi, è il muro del suono quello che che si buca.”)

    Ho verificato con altri elettori di vari luoghi, la mail la stanno mandando a scaglioni, spero colgano l’occasione per riscrivere il testo. Bisogna farne tesoro.
    Quando mi arriverà , se ci sono modifiche lo segnalerò. Ciao Buonaserata

  16. Forse, questa “radiografia” delle parole andava fatta prima di votare… io non voto chi e’ portatore di patologie congenite!! e in questo caso, no serve dire : meglio tardi che mai. I danni sono fatti e la patologia che emerge da questa corretta radiografia, sono irreparabili. (se il soggetto in questione non si mettera’ in un “reparto” di terapia intensiva.

  17. Non è difficile fare le pulci alla comunicazione politica, di solito è scialba e poco concreta per il timore di non essere capita anche dai lettori. Inoltre, di solito si parla poco di programmi, ma per non annoiare. Spero che per par condicio su questo schermo si parlerà presto anche delle lettere che altri politici di altri schieramenti hanno sicuramente indirizzato ai loro presunti elettori. Per quanto riguarda i programmi del Pd, sono completamente d’accordo con Nathalie Licciardello: sono reperibili facilmente, sono tanti e molto dettagliati. Ma mi rendo conto che è più divertente affermare il contrario. Dando inconsapevolmente (spero), e involontariamente (spero), una bella mano al pericoloso avversario, che sappiamo tutti chi è.

    1. Cara Andrea, NuovoeUtile non è un tg. E’ un sito non profit e senza padroni.
      Parla di creatività, di innovazione, di comunicazione, di scrittura, di futuro. E, quindi, anche della lettera di Bersani.

      Fammi capire: se “per non annoiare” non bisogna parlare di programmi, se visto che questi sono reperibili non bisogna comunque linkarli, e se bisogna essere scialbi e astratti perché così ci si fa capire meglio (questa affermazione, scusa, è piuttosto sorprendente), qual è la tua idea di comunicazione politica? Un nulla che non sa di niente e non dice niente, così tutti capiscono… niente?

      Credo che dal testo sia comunque più che evidente come la penso, come ho votato in passato e per chi voterò.

      E vorrei che fosse chiara un’altra cosa: Berlusconi (non è mica Voldemort, santa polenta. Perché devi usare una perifrasi?) da oltre vent’anni prospera sui discorsi campati per aria, le promesse vuote, le battute sceme e ignoranti e la demagogia, e sull’onda di questi discorsi manda a remengo il paese.

      Il modo vero per batterlo è opporgli idee che sanno trasformarsi in discorsi forti, concreti, appassionati. In questo post https://nuovoeutile.it/campagne-politiche-con-un-perche/ ci sono molti esempi, dal 1974 a oggi.

      Mi auguro che il PD sappia e voglia parlare con voce forte e chiara. Su questo, credimi, ci sono ampie aree di miglioramento. E non è nascondendosi dietro un dito o censurando opinioni argomentate che si vincono le elezioni.

      1. Cara Annamaria,
        forse non interpreto per il verso giusto l’ultimo paragrafo della tua risposta (riservo sempre ampi spazi al malinteso che tu forse chiameresti misunderstanding, perché evidentemente in italiano non è possibile parlare di comunicazione senza infarcirla di dubbi anglicismi, di solito storpiati da pessime pronunce), ma quel gerundio, quel “censurando”, ha un suono sinistro, in bocca a te, metaforicamente parlando. Sulle ampie aree di miglioramento sono d’accordo, sempre e ovunque.
        Le tue critiche possono essere giuste, corrette, e la lettera di Bersani può essere smontata, demolita e ricostruita, perché non è certo un capolavoro letterario. Sul sistema dei link da inserire non sarei d’accordo, invece, perché distoglie l’attenzione, spezza la lettura, personalmente non amo le comunicazioni che mi distraggano dal filo che la lettera chiede di seguire. Poi trovo poco calzante il paragone con i modelli da te suggeriti in un altro post, perché sono slogan, testi comprendenti al massimo cinque- sei frasi, quindi un diverso tipo di comunicazione, completa di illustrazioni che più delle volte dicono di più della didascalia.
        La mail di Bersani desidera raggiungere un solo scopo: tu, elettore/elettrice, che hai partecipato alle primarie, ricordati, per favore, del Pd anche alle prossime elezioni. Fosse stata più lunga e più articolata, un’altissima percentuale di lettori non sarebbe andata oltre il secondo paragrafo, perché sono pochi a voler approfondire la scelta elettorale, e quei pochi, come me, lo fanno seguendo canali diversi e non prendono neppure in considerazione una mail mandata a milioni di persone. La maggioranza si accontenta dei servizi televisivi e di qualche articolo di giornale. E soprattutto si confronta con le persone di propria fiducia. Poi ognuno di noi ritiene un punto del programma più importante di un altro, di un partito politico, fare tre esempi nella mail, ovvero elencare tre o quattro punti che il partito considera i propri fiori all’occhiello non è garanzia di successo presso il lettore, che invece quei punti non li ritiene essenziali e accusa la mancanza di altri. E qui potrei andare avanti all’infinito, ma non voglio rubarti altro tempo e passo rapidamente al tema principale: il tempismo dell’esegesi e dell’editing della lettera di Bersani, e dell’unicità di quest’operazione. Il giorno della proposta “choc” di Berlusconi, che necessariamente coincide con uno di demoralizzazione dell’altra parte in una campagna elettorale molto brutta già di per sé, forse non è il momento più felice per affrontare l’argomento. Significa perdere voti, e li perde un partito politico, e non un aspirante direttore dell’Accademia della Crusca. Fare la stessa operazione nei confronti di tutte le forze politiche in campo sarebbe almeno fair play (gioco anch’io un po’ con l’inglese) all’insieme.
        Buon lavoro.

        1. Cara Andrea, leggo in ritardo le varie mail sulla lettera di Bersani, che ho ricevuto anch’io e che, confesso, ho appena guardata, abituato da sempre (sono un vecchio sessantottino) alla sciatteria della comunicazione di sinistra. Ho ricevuto stamane un appello del PD milanese a darsi da fare in vista della manifestazione di domenica prossima e trovo la seguente frase : noi avanziamo ai nostri concittadini un’idea di futuro fondata sulla serietà e sulla verità di uno sguardo ragionato sui problemi del paese e sulle possibili soluzioni”. Ovviamente la frase si commenta da sè, e io non voglio aggiungere benzina sul fuoco perchè, non si sa mai, qualche lettore incerto se dare il proprio voto al PD, magari lo dà a Monti e al suo cagnolino

    2. I programmi li ho letti, li ho trovati anche in sezione, sai, quei luoghi nei quali una volta si ci riuniva per discutere, e non mi convincono. (Nel mio comune di 65.000 abitanti, al confine con Torino, agili inizi degli anni settanta c’erano otto sezioni del pci –con, allora, 25.000′ abitanti–. Oggi ne è rimasta una sola, di proprietà, come investimento immobiliare, affittata ai pittori dilettanti per le esposizioni) Sono talmente lacunosi e contraddittori che è difficile trovare una tracia di coerenza. I programmi e i leader sono così approssimativi che, ad esempio, la Bresso è riuscita a perdere contro quella nullità di Cota. Questa volta si dirà che si è perso per colpa di Ingroia, che basta vedere la parodia di Crozza per capire quanto è pericoloso. Non si perderà, mi auguro di sbagliare, anche per una comunicazione sbagliata e lacunosa, che maschera con i fumogeni una mancanza di chiarezza? Ebbene, mi sono stufato di tapparmi il naso, scegliere il meno peggio. Non è più ora. Ci penso a come votare ma mi immagino sempre di più intento ad appallottolare la scheda dopo averla scarabocchiata con furore, spezzare la matita e uscire dal seggio imprecando come il personaggio muto del film di Verdone.
      Sono contento di non averti risposto ieri. Non avrei usato i toni pacati di Annamaria, che ringrazio per questo ulteriore mirabile esempio di analisi e di chiarezza.

  18. propongo che l’autrice di questa lettera diventi SUBITO responsabile della comunicazione del PD!

  19. Ancora una volta la sinistra rigida e testona consegnerà il Governo nelle mani di altri. Le primarie sono state l’errore originale, il nuovo premier doveva essere deciso a tavolino, spinto e aiutato da Bersani, non messo in concorrenza e battuto. E chiaro che chi si muove per le primarie vota a sinistra, ma non lo faranno gli indecisi nelle urne, quelli che stanno vivendo i saldi di fine anno.

  20. Trovo questa revisione veramente orripilante.Non tiene conto della impostazione che Bersani ha voluto dare alla campagna elettorale, fatta di toni pacati di proposte concrete e della volonta’ di tenersi fuori dalla caciara, per il fatto che il paese, deve decidere che questa e la stagione della serieta’ e che vincere a tutti i costi forse non ne vale la pena.La signora Annamaria, mi sembra segnata dalla lunga stagione Berlusconiana di contrapposizione radicale che ti fa vincere se urli piu’ forte o prometti di piu’.Tutto cio’ lo intendo come un complimento per la scrivente, piu’ grave sarebbe se, effettivamente, avesse votato per le primarie e perpetrasse l’atavico autolesionismo della sinistra, per il quale, come dice Bersani, per loro, e’ sempre colpa degli altri, per noi, e’ sempre colpa nostra.

    1. Mi permetto di dissentire da questo commento palesemente fuori luogo e che, peraltro, dimostra di non aver letto nemmeno per intero il testo di Annamaria Testa.
      Serietà è avere programmi credibili e facilmente reperibili; è non essere vaghi e generici ma puntuali ed esaustivi e, in conclusione, concreti.
      Le sparate berlusconiane non hanno nulla a che fare con quanto auspicato nell’analisi dell’articolo.
      Aggiungo che scrivere utilizzando punteggiatura, spazi, lettere accentate in modo decente aiuta a comunicare le proprie idee.

  21. Davide, e’ vero non l’ho letto, mi e’ bastato il titolo per rimanerne infastidito. Quanto alla punteggiatura, il post e’ stato scritto in fretta e non ho controllato.Neanche tu scherzi,nel tuo primo periodo “commento fuori luogo e che dimostra di non aver letto””…Letto chi? il commento ?

    1. VABBE’, MERAVIGLIOSO

      Nicola a)
      “trovo questa revisione orripilante (…) la signora Annamaria mi sembra segnata dalla lunga stagione di (sic) contrapposizione Berlusconiana…”

      Nicola b)
      “è vero, non l’ho letto”.

    2. Beh certo, uno sbaglio (il mio) è uno sbaglio. Scrivere a caso però è un altro paio di maniche.

  22. Il problema e’, cari Annamaria e Davide, che il vostro commento, a mio giudizio, sarebbe da giudicare insignificante per non dire squallido, se provenisse da chi ha una cultura di destra, mentre mi fa’ assolutamente incazzare, se provenisse da elettori di centro sinistra che, nello smisurato autolesionismo che li contraddistingue, riescono trovare qualcosa da criticare, non nella sostanza, ma nella forma.Questo e’ masochismo allo stato puro, se si vuole fare esercizio letterario, si puo’ prendere a spunto tanta altra roba che non la lettera di un segretario di partito o del proprio partito.

    1. Intanto, mi dispiace che Annamaria sia stata associata a me, non credo di essere degno e al suo livello.

      Per il resto non mi pare il luogo per discussioni su questo argomento, in quanto mi pare che l’àmbito dell’articolo fosse tutt’altro.

  23. Davvero gustoso e (ahimé) condivisibile il post. Non conoscevo questo blog, credo che comincerò a seguirlo.
    Avendo io votato alle primarie ed avendo lasciato la mia mail, mi domando poi perché a me non sia giunta questa nuova “fatica” letteraria di Pigi (io lo chiamo così)…
    Quanto ad alcuni commenti (due o tre) qui sopra, che ritengono di dover difendere il segretario del PD da non si sa bene quale attacco, beh, mi permetto di ricordare agli altri utenti la definizione (cattivella) di “bersanoidi” che Paolo Cosseddu coniò tempo fa per questi attivisti web del segretario.
    http://www.popolino.org/2012/08/01/bersanoidi-contro-il-popolo-del-web/

  24. Sono esterrefatta! Questa voglia di
    sottilizzare, di fare le pulci, ma che senso ha? Dietrologie fuori di posto poi sono sempre li pronte a farsi vive pur di fare sfoggio delle proprie capacità di introspezione, qualità, attitudini, esperienze…..
    Forse io sono davvero una povera persona, mi contento!La convinzione di fondo si forma nel tempo ed è molto legata ad un sano e deduttivo intuito. Le immagini non sono solo quelle fotografate, le più valide sono quelle che stazionano stabilmente in noi e che servono alla sintesi (finale o no). Apprezzo molto la pacatezza e mi rendo conto della complessità degli aspetti problematici che un politico serio deve saper coniugare e ciò non ha nulla a che fare con certe forme affettate che sceglie sempre chi deve soprattutto dar fumo negli occhi pur di raggiungere I PROPRI SCOPI. La lettera di Bersani è comunicazione semplice e diretta quanto basta.

    1. Non si tratta, come lei sostiene, di fare le pulci. Si tratta, più semplicemente, dell’aver colto il divario fra quanto si ci aspetterebbe dal partito che ci è più vicino, e quello che esso fa. La lettera “di Bersani”, Pierluigi l’ha, forse, solo firmata. Qualcuno l’ha scritta e lo ha fatto con una certa dose di supponenza. Ha supposto di saper scrivere e comunicare, essere convincente motivando il lettore destinatario. Annamaria –che non solo sa scrivere ma sa anche leggere–, raccontandoci anche come, dove e quando, è stata presa, a ragione, dallo scoramento e dal
      disappunto, perché lei, come tutti noi che abbiamo condiviso le ragionevoli e puntuali critiche, sa che il PD potrebbe fare di più e meglio se solo avesse l’intelligenza di selezionare i collaboratori. Il fatto che la lettera, e i manifesti, e tutta la comunicazione, appaia raffazzonata e imprecisa a me fa pensare che dietro ci siano rapporti di collaborazione determinati più dall’appartenenza interessata che dalla competenza. Allora, se è così, in cosa si distingue il nostro partito da CL, Formigoni e la compagnia delle opere? Perché delle due l’una: o dietro la pochezza della comunicazione c’è un aumma-aumma che proprio non vorremmo, oppure essa è proprio la massima espressione delle capacità del Pd, e allora questo è proprio un dramma che non potrà che avere come finale la perdita di consenso e la sconfitta elettorale.

  25. Cara Angela Baldanza,
    ho espresso in modo civile e affettuoso un’opinione argomentata che, lei, ovviamente, è più che libera di non condividere. Se vuole contestarla, però, sarebbe meglio farlo entrando nel merito.

    O vuole dirmi che la sua fede politica non resiste neanche a una discussione sulle virgole, infinitamente più blanda di quelle che si sono svolte nel PD in occasione, per esempio, del grande momento di democrazia (ehi, di democrazia!) costituito dalle Primarie?

    Ma vediamo che cosa significa la parola “dietrologia”, che lei usa con tanta disinvoltura:
    “Tendenza ad analizzare fenomeni ed episodi, spec. politici, ricercando complotti, trame oscure e, in generale, modalità e intenzioni diverse da quelle dichiarate.”

    Ecco. A proposito di dietrologia: vorrebbe magari esplicitare che cosa intende dire parlando di “certe forme affettate che sceglie sempre chi deve soprattutto dar fumo negli occhi pur di raggiungere I PROPRI SCOPI”.

    Quali forme? Quale fumo negli occhi di chi? E, soprattutto, di grazia, quali scopi?

    Un saluto cordiale
    at

  26. Vorrei far notare a tutti chi mi ricorda l’On. Bersani. Mi ricorda il compagno PEPPONE della serie DON CAMILLO E L’ONOREVOLE PEPPONE, direi identico sia il modo di fare di gesticolare, solo che Bersani del PD è sempre in guerra con Berlusconi del PDL, invece nella serie comica peppone PC don Camillo DC. Il copione si ripete. Speriamo che l’ITALIA rimanga in piedi e che non sprofondi con tutti gli Italiani. AUGURI A TUTTI

  27. Egregia Anna Maria,

    Per evitare strascichi ed ulteriori esercitazioni letterarie faccio riferimento alle argomentazioni che espone così bene Andrèa Renyi. Ciò che Andrea scrive rappresenta in modo completo ed articolato quello che è anche il mio pensiero e colgo qui l’occasione per ringraziarLa calorosamente.
    Cito Andrea:”La mail di Bersani desidera raggiungere un solo scopo……”
    Cordialmente

  28. Cara Annamaria
    leggo con piacere il tuo post.
    Sono un elettore di sinistra da quasi 30 anni, non sono un elettore PD (essendo un partito di destra), vivo in Malesia.
    Trovo divertente segnalarti che ieri mattina ho trovato nella cassetta delle lettere una lettera dall’Italia, a mezzo posta prioritaria, inviatami dal PD e con su la foto di Bersani.
    In tal lettera mi si invita a votare PD in quanto i governi Berlusconi hanno tagliato i fondi all’emigrazione (chissa` cosa vorra` dire…) ed alla cooperazione internazionale.
    Ovviamente inizialmente mi son fatto una bella risata che nell’era informatica si faccia viaggiare un pezzo di carta per 10.000km (spero la prossima volta non mi mandino un piccione viaggiatore).
    Dopodiche` ho riflettuto: se l’invito e` arrivato a me (come iscritto AIRE), presumo sia arrivato a tutti gli iscritti AIRE (ultimo censimento 4.208.977 nel mondo).
    Milioni di inviti spediti con posta prioritaria costano parecchio, ma il PD (e gli altri partiti) non ci badano, essendo che poi recuperano dai rimborsi elettorali, che sono sostanzialmente finanziamento pubblico ai partiti.
    Contro tal (odioso) finanziamento e` stato fatto e vinto un referendum, per cui il finanziamento ha cambiato nome in rimborso elettorale.
    E` per cio` che le prossime elezioni faranno molto male al PD ed agli altri partiti. e le prossime ancora di piu`.
    Il M5S continuera` a spingere sino a che questa incompetente e ladra oligarchia non se ne sara` uscita dalle istituzioni.
    Auguri, Fabio

  29. Speriamo che l’accozzaglia di sx vinca le elezioni . Dimostreranno la loro incapacità e, rovescio della medaglia, ci toccherà votare per un partito serio che avendo contro la magistratura sx è senza dubbio onesto e capace.

  30. “…….dando inconsapevolmente (spero), e involontariamente (spero), una bella mano al pericoloso avversario…….”
    (vedi Andrea R.)

  31. Angela… una bella mano? Ma straparli? Hai una vaga idea di come funzionano le cose? E di quel che stai dicendo?

    Dunque:
    1) forse non te ne sei accorta, ma ho scritto CHIARAMENTE di aver votato Bersani alle primarie, e che lo rivoterò ora.

    2) ho comunque fatto un rapido calcolo in termini di GRP (l’indice che misura l’impatto della comunicazione: se vuoi vai a vedere di che si tratta). Il rapporto tra il peso di un post su NeU come questo che tanto ti agita e il peso di una singola sparata di Berlusconi rimbalzata su tutti i media italiani (per esempio, quella sui 4 milioni di posti di lavoro) è 0.000018.
    Come dire: meno di due millimetri rapportati a un chilometro.
    O, se vuoi un’immagine più viva: è l’impatto di un moscerino della frutta rapportato a quello di quattro portaerei messe una in fila all’altra.

    Vuoi continuare a prendertela col moscerino che peraltro vota PD? Accomodati, se ti fa piacere e ti fa sentire buona e giusta, e continua a crogiolarti nella tua confortevole indignazione.

    Con ciò, reiterando una delle peggiori abitudini della sinistra italiana: prendersela con i contributi interni volti a migliorare le cose, senza saperne trarre alcun vantaggio per rendere più efficace l’azione. E continuare a farsi sparare addosso dagli avversari per incapacità di ottimizzare le difese: anche sotto il profilo della comunicazione. Amen.

  32. Seicentodieci parole

    Nel suo programma elettorale, il Pd impiega seicentodieci parole per dire cosa farà per rendere effettiva l’uguaglianza. Non so se sia vero che il vantaggio del centrosinistra si stia assottigliando ogni giorno di più, ma se fossi nei panni di Bersani cercherei di tirar fuori alla svelta la mia Idea Forte. Non una balla spaziale come la restituzione dell’Imu, l’abolizione dell’Irap, il tetto dell’Irpef al 33 per cento o il reddito di cittadinanza a mille euro al mese. No, serve una proposta fulminante che entri subito nella mente degli italiani, scaldi il cuore dei militanti e dia una buona ragione – oltre alla sconfitta di Berlusconi – per dare il voto al centrosinistra. Una proposta intelligente, onesta e chiara, che sia riassumibile in cinque parole. Seicentodieci sono troppe: al Padreterno ne bastarono 47, per i Dieci Comandamenti.

    Sebastiano Messina, La Repubblica 10/2/13

  33. Cara Annamaria,

    condivido al 100% la tua analisi sulla comunicazione politica – che purtroppo molti non sanno ancora cosa sia – dell’email che hai ricevuto. Ho lasciato un partito in cui credevo perché nessuno comprendeva il senso, né tantomeno immaginava il valore, di ciò che veniva comunicato. E se tu, che sei l’Esperta della comunicazione, hai ancora la voglia e la forza di analizzare, spiegare e diffondere queste cose, posso solo ringraziarti infinitamente per il tuo impegno, sempre teso a migliorare ciò in cui credi/crediamo e ciò che ci circonda.

  34. Finalmente ho capito qual’è stato l’inghippo che ha fatto scivolare il PD e tutto il paese nella cacca! scusate il francesismo volevo dire me.da! Questa lettera è stato il colpo finale che ha convinto gli elettori di sinistra a disertare o addirittura (qui lo dico e qui lo nego) spostarsi su altri fronti politici ben più accattivanti! Bers ma chi te l’ha fatto fare di scrivere ai tuoi lettori? Te ne stavi tranquillo seduto sulla tua bella poltroncina a bere birra e fumare il tuo sigaro.. hai voluto fare quello che ti riesce peggio di tutto.. comunicare alla gente!

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