Vedere il mondo in bianco e nero può anche essere interessante, specie se uno si chiama Ansel Adams e scatta splendide immagini che restano nella storia della fotografia. Ma, in realtà, Adams diventa famoso perché inventa il sistema zonale, una tecnica che permette di catturare l’intera gamma dei grigi ottenendo risultati di grande brillantezza.
Tutto questo per ricordare che un mondo bianco e nero spesso non è solo o bianco o nero e che val la pena di intercettare le infinite sfumature ombrose o luminose che esistono tra gli opposti.
A proposito: noi tendiamo a considerare ogni “opposto” come se fosse un “contrario”, ma non è così. Tra due opposti (bianco nero, luce ombra. E, ovviamente polo Nord polo Sud …) si possono trovare, di norma, gradazioni intermedie, mentre tra due contrari (ON/OFF) non ce ne sono. Per questo l’universo degli opposti è molto più variegato (e, come mostra questo video, sorprendente) di quello dei contrari, che è rozzo ed elementare. Il tema è suggestivo: qualche tempo fa gli ho dedicato un post che vi invito caldamente a guardare o a riguardare.
Ma non solo: più camminiamo nella luce, più l’ombra ci accompagna. E giocare con le ombre è un divertimento spettacolare: guardate il video.
Per Jung, la metafora dell’ombra indica la parte inconscia, infantile, primitiva e anarchica della personalità di ciascuno. Le persone che ignorano la propria ombra fino a ritenersi luminosamente perfette, oltre a essere piuttosto piatte, sono anche inconsapevolmente pericolose, perché da un momento all’altro possono essere vittime proprio della loro ombra: lo ricorda un grande psicoanalista, Mario Trevi. Qui una sua intervista che merita una lettura.
Tra l’altro: l’Ombra che cammina (l’Uomo mascherato, in inglese The Phantom) è l’eroe dei fumetti preferito della mia infanzia. E ad aver paura della propria ombra sono i bambini molto piccoli. Noi che siamo più grandicelli non ne abbiamo paura, vero? …vero davvero?
È stato un incontro casuale. “La scoperta dell’ombra” di Roberto Casati è uno di quei libri che leggi senza fermarti e, con l’approssimarsi degli ultimi capitoli, non vorresti stesse già per finire. Mi permetto di segnalarlo.
Attualissima la metafora Junghiana nella quale si riconoscono diversi esponenti della nostra classe politica.
Grazie per aver intercettato il motivo di questo post. Che, almeno nelle intenzioni, è meno frivolo di quanto può apparire.
Opposti e contrari: oggi AM si è svegliata aristotelica ed hegeliana! Bello! Il post, intendo!
Tema affascinante e complesso oggi Annamaria!
Ci ho pensato molto, soprattutto alle ombre e al bianco e nero seguendo i capricci delle mie connessioni. Sono fatta così, VAGO nella mia tangente, prendetemi come sono.
Ed è così sono arrivata, per il tema dell’ombra, a Haruki Murakami e alla sua “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”. Nella seconda parte il protagonista (i personaggi non hanno nome) viene separato dalla sua ombra che viene imprigionata. L’ombra é destinata a morire in breve tempo, ma non vuole morire e mette a punto un piano di fuga.
Amo questo scrittore e questo libro.
Per il bianco e nero vi faccio il regalo di questo link
http://www.flickr.com/photos/semeraro/sets/72157594581793723/
Al prossimo incontro (*_))
Ecco, sempre cercando nella memoria (*_))
http://www.youtube.com/watch?v=WkkPYQyZhy4
Grazie ad un corso di fotografia che sto frequentando, ho imparato ad apprezzare il bianco e nero, il grigio medio e soprattutto le ombre.
Chi meglio della nostra ombra può dire chi siamo veramente?
Siamo persone che:
• hanno paura anche della nostra ombra?
• hanno vissuto nell’ombra?
• vivranno per sempre nell’ombra?
• nell’ombra ci sguazzano ……… ?
La nostra cara ombra è cresciuta con noi.
Sempre al nostro fianco, è una fedele e silenziosa compagna di viaggio.
Ha condiviso con noi gioie e dolori.
E’ la custode dei nostri segreti più intimi.
La NOSTRA ombra è una delle poche certezze rimaste su cui possiamo contare … fino a quando, in questo mondo sempre più in bianco e nero, rimarrà anche un piccolissimo barlume di luce.
Spento quello ci ritroveremo soli con la consapevolezza che, oltre all’ombra, ci avranno rubato anche la speranza …
A chi è interessato alla storia dell’ombra nell’arte vi segnalo un testo che esiste anche nella traduz. italiana, ma di cui nn ricordo i dati bibliografici:
Victor Ieronim Stoichită, Brève histoire de l’ombre, Genève, Librairie Droz, 2000
Ho scoperto da poco il vs sito e mi piace tantissimo!
Ciao DoraM. Grazie per la segnalazione, e felice che NeU ti piaccia.
Ecco le coordinate dell’edizione italiana:
Breve storia dell’ombra / Victor Ieronim Stoichita ; traduzione di Benedetta Sforza
Editore Milano : il Saggiatore
Pubblicazione 2008
Descrizione fisica 255 p. : ill. ; 19 cm
Collana Tascabili. Saggi, 52
… interessantissimo tema questo.
Segnalo anche: Libro d’ombra di J. Tanizaki
che mette in evidenza la diversità di percezione di luce, ombra e penombra tra orientali e occidentali. E poi ci sarenne tutto il discorso sulla densità della luce …
Ma che bel sito questo, lo metto subito tra i miei preferiti!
AGGIORNAMENTO
Giochi d’ombra:
http://www.vanillamagazine.it/30-splendide-fotografie-di-giochi-d-ombra/