
Stereotipi pubblicitari femminili: tre sfide
Rieccomi a parlare di stereotipi pubblicitari e donne al convegno Donna è…, organizzato da Rai a Roma. Sala piena, interventi interessanti e, per fortuna, poche
Rieccomi a parlare di stereotipi pubblicitari e donne al convegno Donna è…, organizzato da Rai a Roma. Sala piena, interventi interessanti e, per fortuna, poche
Escono in contemporanea sui quotidiani italiani due annunci con i quali due imprese molto diverse tra loro si schierano a favore di cause nobili e
Qualche giorno fa mi sono trovata a parlare di pubblicità sessista, di donne, di Gender Gap Index e del bisogno urgente di cambiare le cose
La pubblicità sessista va combattuta: farlo è urgente e necessario. Per riuscirci in modo efficace dobbiamo agire tenendo presenti molti elementi diversi e le loro
Qualche tempo fa sono stata invitata da Se non ora quando a parlare, in una piazza romana, di stereotipi femminili e pubblicità. Bella sfida: come
… non smetteremo di batterci per permettere che una donna si possa comportare e vestire come vuole… In apparenza, questa orgogliosa dichiarazione non fa una piega.
Di donne e pubblicità abbiamo già parlato. Le ultime due volte, a proposito di over 50 e a proposito di uso sconclusionato del corpo femminile.
Spero che abbiate la pazienza di arrivare fino in fondo a questo post: c’è un paio di quesiti che mi interessano a livello personale, e
Culotte oggi, rivoluzione domani. Devo ammetterlo: quando intercetto l’affissione all’uscita della metropolitana di piazza Cadorna, capisco solo che si tratta dell’ennesimo sedere pubblicitario. Poi scopro
Roma, 4 aprile: si parla de “Il Consumo dell’immagine della Donna”. L’obiettivo, ovviamente, è promuovere un’idea di pubblicità non sessista. Ci sono il ministro Carfagna
C’è un annuncio degli anni settanta, solo testo nero su bianco e un’art direction migliorabile, che si è impresso nella memoria collettiva. Titolo: Né strega
Il ministro delle Pari Opportunità firma un protocollo con l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) perché la dignità delle donne sia tutelata. In questo sgangherato paese,
Ventun anni fa questo scanzonato poster dell’agenzia STZ scandalizzava i benpensanti e veniva bloccato dal Giurì dell’Autodisciplina pubblicitaria. Bei tempi, verrebbe da dire dopo aver
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