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Il brutto carattere del bosone e altre delizie sui font – Idee 76

Il fatto che il Cern abbia presentato la scoperta del bosone di Higgs – non proprio la particella di dio, ma comunque quella che dà peso all’universo – usando, per la comunicazione, il Comic Sans, uno dei caratteri più brutti di sempre, e il fatto che il Cern medesimo sia stato per questo sbeffeggiato anche all’estero (qui l’articolo su Huffington Post) mi fa pensare che forse alcune questioni di grafica possano interessare non solo gli addetti ai lavori. Ed eccovi, allora, questo post.

Cominciamo a liquidare il Comic Sans vedendo qual è la sua storia, perché è così odiato, in quali occasioni (guardate la gallery) usarlo è proprio sconsigliabile e con quali altri caratteri lo si può sostituire (beh, sulle alternative proposte non sono proprio d’accordo, ma tant’è).

Poi andiamo a vedere quali sono i font (i caratteri tipografici) favoriti dai designer. Sono disposti in ordine alfabetico e commentati. Se date un’occhiata, potete scoprire che alcuni tra i più belli non sono per niente recenti (Baskerville: 1757. Bembo: 15° secolo. Caslon, 1722. Garamond: 16° secolo. Il Trajan è stato disegnato nel 1989 ma, come suggerisce il nome, trae ispirazione dai caratteri delle iscrizioni romane che appaiono sulla Colonna Traiana).

Un mito italiano: Giambattista Bodoni. Tipografia da salvare: eccovi un sito  che recupera meravigliose forme di tipografia spontanea.

Leggibilità dei font: ve ne parla un post di Luisa Carrada.

Sul web trovate una quantità di siti che parlano di font. Ne trovate diversi piuttosto buoni elencati sulla pagina Grafica, illustrazione, foto di NeU. Guardate specialmente quelli raccolti nel box giallo intitolato FONT – da scoprire… E, già che ci siete, scaricatevi la Tavola periodica dei caratteri: un bel riassunto in un foglio solo.

Se vi piacciono i font vintage, qui ne trovate una bella selezione. È possibile il downoad. Su Dafont – sito noto a chi si occupa di grafica e creatività, ma forse non a tutti, trovate una quantità di font (alcuni bruttini). Ma la cosa divertente è che potete inserire nel Custom preview qualsiasi parola, e la vedete subito composta in centinaia di caratteri diversi, con una quantità di risultati, dall’accettabile all’urfido: cosa che potrebbe sensibilizzare sul tema anche i più renitenti.

Merita anche, assolutamente (sì, sto insistendo) un giro in questo sito che presenta una raccolta di carte intestate storiche americane: ci sono Muhammad Ali e Harry Houdini, Groucho Marx, Marcel Marceau, Thomas Edison, il Circo Barnum, Dean Martin & Jerry Lewis, Clark Gable, Frank Sinatra, Elizabeth Taylor (in uno dei momenti in cui era la signora Burton), Frank Lloyd Wright, Marilyn Monroe…

Infine: anche se non siete grafici, ma avete occhio, potete cimentarvi nel gioco del kerning. Il kerning – in italiano, crenatura – consiste nel disporre in modo visivamente equilibrato gli spazi tra i caratteri di un  testo. È l’opposto del tracking (che si usa per unifomare lo spazio tra i caratteri, e di solito per portare a misura una riga di testo un po’ troppo lunga o troppo corta). Il kerning, invece, è indispensabile per titoli e loghi: per esempio, fa sì che le “i” non navighino da sole in mezzo al vuoto, o che una grossa maiuscola tutta storta si incastri bene con la minuscola che la segue

A tutti gli amici di NeU che si occupano di grafica, o che, semplicemente, sono appassionati al tema: precisazioni, chiarimenti , commenti e altri indirizzi utili sono più che benvenuti 😉

11 risposte

  1. Charles Darwin sarebbe ricordato come uno dei padri della geologia se non avesse cambiato il mondo con l’evoluzionismo. Così è Annamaria Testa. Se non fosse ciò che è sarebbe un grafico eccellente, un art director con profondissime conoscenze, molto rare e difficili da trovare sia in moltissime agenzie pubblicitarie sia nelle scuole e nelle università che queste materie insegnano.
    Una vecchio detto popolare sosteneva che chi sa lavora, chi sa poco dirige, chi non sa insegna, chi non sa neppure insegnare insegna ginnastica. Spesso credo che sia proprio vero. Poi ci sono le eccezioni.
    Questo è un commento ot, più che un commento vuole essere una manifestazione di stima e ammirazione. Le persone davvero grandi sono leggere, ci aprono finestre sul mondo dove noi vediamo pareti invalicabili. Nuovo e utile: niente di più vero. Grazie!

  2. Quante volte ci è capitato di dover ricostruire un biglietto da visita, una carta intestata o un logo? E quante volte ci siamo chiesti quale sarà il font utilizzato?
    Questa domanda finalmente trova la risposta grazie al sito myfonts! http://www.myfonts.com/WhatTheFont/
    Grazie a questo ottimo sito infatti, basterà “fotografare” una parte del font di interesse e caricarlo come se fosse una normalissima immagine .JPG e come per magia il sito trova il nome del font corretto. In alternativa, in risposta alla nostra query, il sito propone una lista di font che si avvicinano il più possibile a quello da noi caricato.
    Provare per credere 😉
    Nello.

  3. Bellissimo appuntamento, bellissime le carte intestate!

    Quando ho scoperto “il vestito dei testi”, circa nel 1987, mi si é aperto un mondo e una grande passione.

    Ho avuto due importanti riferimenti: “Editoria elettronica personale con Macintosh” di Boscarol-De Rosa e “Soglie. I dintorni del testo” di Gérard Genette.

    Ho avuto grandi passioni sia per caratteri a bastoni che per quelli con le grazie (Bodoni, Garamond, Avant Garde, Gill Sans, Baskerville) che continuo ad usare. Ho una particolare simpatia per Garamond Premier Pro di cui amo la Q maiuscola come capolettera.

    Fisime di una giovane signora (*_))

  4. Vorrei ringraziare nu per tutto quello che mi permette di imparare. Non lavoro nel campo della comunicazione, anche se mi piacerebbe molto farlo, ma non mi perdo mai un post. Siete imbattibili nel far leva sulle mie tante curiosità: grazie di cuore.

  5. se posso mi aggiungo e faccio pubblicità ad un libro:
    Segni & Simboli
    Disegno progetto e significato
    di Adrian Frutiger, uno dei più grandi progettisti di caratteri tipografici.

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