Vai al contenuto
Logo nuovo e utile
Logo nuovo e utile
Menu
  • I post di NeU
    • punti di vista
    • Questioni di metodo
    • Luoghi e viaggi
    • Esperienze
    • Giocate con noi
  • Risorse sulla creatività
    • Elementi di base
    • Per approfondire
    • Aforismi e citazioni
  • Tutto il resto
    • Chi siamo/Contatti/Credits
    • Nuovoeutile: che cos’è e come usarlo
    • Prevenzione e pronto soccorso
    • Termini di utilizzo
    • Cookie Policy
logo per il turismo

Urca, quant’è creativo il nuovo logo per il turismo

È il nuovo logo per il turismo in Italia. Siete sconcertati? Ecco un commento, apparso sul blog dell’AIAP, che merita di essere letto tutto, link compresi. E l’articolo di Repubblica.
Avere un logo per il turismo è utile. Una quantità di nazioni ce l’ha. E come sono i loghi del turismo? Semplici. Grafici. Evocativi. Buon lettering. Tutti su fondo bianco (a parte una Nuova Zelanda nera. Ma semplice e grafica). Insomma: che c’entra con il Bel Paese un sole di mezzanotte photoshoppato su dune postatomiche?
Va detto che progettare un buon logo non è facile. Si parte da una strategia, si producono e confrontano ipotesi diverse. Così ha fatto Obama.
Se parliamo di loghi per il turismo, poi, le cose si complicano ancora di più: ormai anche i posti più piccoli e remoti hanno il loro logo per il turismo, e se cercate in rete ne trovate centinaia.
Le pubbliche amministrazioni (perfino lo Shropshire, una piccola contea inglese) di solito fanno una gara. Da noi non è successo niente di tutto questo, ed ecco qui il risultato per pessimo incrocio tra idee confuse, gestione casalinga, cattivo gusto e provincialismo.
E ancora: certo, il precedente logo governativo era meno che modesto. Ma questo, santa polenta… e perché, sulle dune postatomiche, la scritta Magic Italy? E perché in inglese?

  • 23shares
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • Autrice: admin
  • - 12 Giugno 2009
  • Tag: Italia, logo, Magic Italy, mondo, promozione del turismo, turismo
Ci sono 23 commenti. Leggi i commenti e scrivi il tuo.

23 risposte

  1. Giuliano Cuccurullo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    ….sarà uno scherzo, a breve arriverà la smentita del Premier, che chiuderà la vicenda con la più classica delle sue affermazioni: “Tutta colpa della sinistra!”. A proposito, che voi sappiate, il Presidente del Consiglio dei Ministri è mancino? Questo spiegherebbe tante cose….

    Rispondi
  2. Graziano ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Non per buttarla, come al solito, in politica ma, in estrema franchezza, questo marchio mi sembra il “paradigma” (la prova provata direbbero gli avvocati), della classe politica oggi alla guida del nostro paese. Un fritto misto di cafonaggine, gusto dell’apparire, ipocrisia e, in definitiva, troppo cheap e inadeguato ai tempi complessi che stiamo vivendo. Ha da passà a nuttata…

    Rispondi
  3. Giovanna Cosenza ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Eh già. Come dice Graziano, temo che rispecchi non solo il premier, ma i suoi elettori e le sue elettrici.

    Rispondi
  4. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Ehi, manca il Mulino Bianco!!! Non è un logo valido http://thegreenagenda.posterous.com/a-me-ricorda-il-logo-di-una-catena-di-fast-fo

    Rispondi
  5. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Chiedo scusa, ma trovo doveroso fare una piccola precisazione al mio commento precedente, che non vorrei passasse per un commento politico, perché rischierebbe di sminuire le sacrosante obiezioni che da più parti vengono fatte a quello che per adesso sembra essere il nuovo logo del Turismo italiano. In quel marchio, secondo me, anche se non sono un grafico, manca, prima di ogni altra cosa, il rispetto per chi svolge questa professione, per un motivo molto semplice: a quanto pare nessuno del settore è stato interpellato. E non solo, denota anche la scarsa conoscenza, da parte di chi l’ha realizzato, dell’immensa tradizione di arte, di cultura, di bellezza che ci contraddistingue in tutto il mondo. Quel “coso” rappresenta tutto fuorché l’Italia. Tra l’altro potrebbe essere applicato a qualsiasi paese (l’iniziale minuscola non è un errore, parlo proprio di un paesino di provincia qualsiasi). Che poi, se anche in questa occasione il Presidente del Consiglio con il proprio comportamento abbia dimostrato l’arroganza tipica di chi si sente padrone di tutto, poco importa o almeno non in questa sede. Anzi, perché non lanciamo un concorso tra tutti i grafici e le agenzie italiane per la realizzazione del nuovo logo del turismo in Italia? Magari, potremmo convincere chi se ne sta occupando a cambiare strada…Pensandoci bene, mi rendo conto delle infinite difficoltà che ciò comporterebbe, e forse anche questa idea potrebbe essere un altro smacco alla professione, però sarebbe il modo migliore per dire non solo che quello è un “Marchio d’infamia” per la grafica italiana ma lo dimostreremmo con prove alla mano. Che ne dite è tanto assurda tale proposta? Un saluto a tutti.

    Rispondi
  6. Giuliano Cuccurullo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Richiedo scusa, ma il commento della proposta del concorso è mio. Non è anonimo. Giuliano Cuccurullo.

    Rispondi
  7. Graziano ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Ragazzi, temo di aver capito. Mi vergogno un po’ di quello che scriverò ma, se mi sbaglio, mi corigerete… Pur con tutta la cialtronaggine possibile è ASSOLUTAMENTE impensabile tirare fuori un obbrobrio così sensa una motivazione “altra”. Quindi deve esserci qualcosa dietro. E io penso di averlo, appunto, capito. Bisogna fare un passo indietro, a quando Berlusconi, nel dicembre 2004, disse: “la media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco… È a loro che devo parlare.”. L’ha sempre fatto e lo sta facendo ancora con questo marchio.

    Rispondi
  8. Neuromante ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Guardando e riguardando questo logo sono più le domande che mi vengono che le risposte che trovo. Prima tra tutte, se un logo di questo tipo dovrebbe rilanciare il turismo in Italia, la domanda è: (ri)lanciarlo dove? E poi ancora: perché in inglese (non che magica Italia sarebbe stato meglio…)? Perché quel riflesso di luce che, oltre ad essere pacchiano e “vecchio”, è anche irriproducibile su supporti che di norma ospitano un logo (pensiamo a una maglietta..!)? Perché un’atmosfera così cupa? Forse la domanda definitiva su tutto il progetto è:PERCHE’? Più probabilmente la risposta è che questo logo rappresenta perfettamente quella che è l’Italia oggi: buio pesto e una piccola luce in fondo al tunnel. Grazie anche per questo al nostro “presidente grafico”. Ma non preoccupiamoci, come dice Giuliano arriverà presto una smentita e alla “maggioranza” degli italiani sembrerà di aver sognato.

    Rispondi
  9. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Sono d’accordo con tutto quello che dite ma vi vedo, come dire, reticenti. Dico e non dico. Scrivo e non scrivo. Insomma, politically correct anche nella critica. Allora la verità urlata la dico io. Questo logo l’ha veramente disegnato il nostro premier. Perchè in Italia si fa tutto quello che dice e vuole Berlusconi e perchè i suoi schiavi, siccome ne hanno benefici economici e posizionali, non lo contraddicono mai. Che si chiamino Ghedini, Brambilla, Fede o La Russa. Che schifo. Che schifo. Che schifo. Voglio andare via, a respirare aria fresca.

    Rispondi
  10. Giovanna Cosenza ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    È già arrivata la smentita della Brambilla: dice sia stato tutto un errore, perché quello non è il logo ma l’immagine finale di un’animazione che stanno preparando. Che vergogna.

    Rispondi
  11. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Mi viene in mente un solo vocabolo. Orore. Con una ere sola, come dicono qui a Roma. Che tristezza. Annarita

    Rispondi
  12. Giuliano Cuccurullo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Secondo me, non è un discorso di reticenza, quel logo non è brutto perché l’abbia fatto Papi, quel “coso” è brutto perché non è un logo. Una scritta, la fascia di un panettone e un punto luminoso non possono essere definiti logo. Non racconta niente. Non è applicabile a niente, non è faxabile e potrei continuare all’infinito. Per non parlare del magico MAGIC……Però, credo che spostare la discussione sulla “paternità” di quest’opera d’arte possa allontanarci dal punto cruciale: quel “coso” non ci rappresenta, neanche se fosse l’animazione finale di un video! E non solo perché in Italia non c’è considerazione per la comunicazione e per chi si occupa di comunicazione in questo Paese (…che è alquanto singolare nel Paese nel quale il Presidente del Consiglio deve tutto alla comunicazione). Non voglio essere esagerato, però ho timore che attaccando l’autore la discussione poi si sposti sul fatto che, magari, tutti i grafici sono tutti di sinistra e per questo si attacca il Premier e non si parli più dell’indecente immagine che ancora una volta diamo all’estero.

    Rispondi
  13. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Il commento migliore sarebbe sempre quello fantozziano: una cagata pazzesca. Con in più, una domanda: ma cosa abbiamo fatto di così malvagio da meritarci questi geni??? (Brambilla, Berlusconi e compagnia cantante…)

    Rispondi
  14. annamaria ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Intanto il Giornale rettifica con questo articolo. …ma che mai sarà mai “un fermo immagine di uno spot di quello che sarà lo slogan?”

    Rispondi
  15. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Ma «Magic Italy» non è che un fermo immagine di uno spot di quello che sarà lo slogan di una specifica campagna di promozione del settore. Giustamente Annamaria prende questo pezzetto dell’articolo. Io, che ho riguardato il video della Brambilla e di Fede (mi sentivo un po’ triste e avevo bisogno di tirarmi un po’ su…), ho trascritto (verba volant ma video manent visto che l’abitudine è dire “siamo stati travisati”) queste due chicche: “sono ansiosa di mostrare l’immagine nuova dell’Italia alla quale il presidente lavora da giorni” e, poco dopo, “ha lavorato alla realizzazione del nuovo marchio che sarà protagonista della nostra campagna di spot”. Come di dice nel Veneto “pezo el tacon del buso”. Questi sono i nostri ministri, questo è il nostro presidente del consiglio, questa è la nostra stampa. E io ho bisogno di aria fresca perché non ce la faccio più.

    Rispondi
  16. Graziano ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Post precedente mio, avevo dimenticato passwrod, I apologize.

    Rispondi
  17. Giuliano Cuccurullo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Tutto come da copione e come per magia l’argomento della discussione non è più la comunicazione in generale e il modo di gestire (gare di assegnamento comprese) quella degli Enti pubblici in particolare, ma la politica: la destra che fa meglio della sinistra. La rettifica de Il Giornale, al di là del denotare come un Ministro che solo poche ore fa ha dimostrato tutta la propria incompetenza in fatto di grafica (non sapeva nemmeno cosa fosse un logo…) con due righe si appropri personalmente di tutti i meriti della nuova illuminante immagine dell’Italia (cancellando tutte le effigie del vecchio Governo come se fosse stato destituito Saddam Hussein…e loro fosserto stati su di un altro pianeta), la dice lunga su chi siano gli interlocutori. Al di là di facili quanto volgarotte associazioni tra il Ministro Brambilla e il “cetriolo rutelliano”, che a nessuno di noi è mai andato giù, non si cancella il “problema” della comunicazione. Vada per per l’italianissimo Bodoni e per la fascia che quasi veleggia, ma, per quanto mi riguarda l’immagine dell’Italia meriterebbe “qualcosina” di leggermente più moderno. E cmq, restano alcune domande importanti: Quando è stata indetta la gara? Chi ha realizzato quel logo? Qual era il brief? Sono state presentate altre proposte?

    Rispondi
  18. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Dopo 25 anni passati tra punti ed interlinee, dalle gavette di Noorda, Farina, Robilant al web 2.0 e al SN fagocitato via Twitter, Blog e iPhone – giusto per non farsi mancare nulla – eccomi qui davanti al risultato, formalmente immeritevole, frutto, sostanzialmente indecente, del mancato rispetto della professione e della professionalità dei validi e dei capaci. GF

    Rispondi
  19. Graziano ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Faccio mie le domande di Giuliano e faccio una proposta ad Annamaria, senza dubbio più ascoltata di noi ove ponesse queste domande. Le chiedo, quindi, di pensare all’ipotesi di far quelle domande (a Repubblica? al Corriere?, scelga lei), con il suo nome (qualche rischio bisogna pure correrlo…), e altre, se vorrà, ma non dieci senno le danno della complottista eversiva…, e tenere duro fino a che non le rispondono. Secondo me a lei le rispondono… Quando è stata indetta la gara? Chi ha realizzato quel logo? Qual era il brief? Sono state presentate altre proposte? Facendo queste domande, e tenendo duro fino a che non ci ripondono, potremmo acnhe dare una risposta implicita a chi ci dice “eh, ma vi lamentate sempre, proponete qualcosa…” Proponiamo che rispondano. Dovrebbero anche essere soldi nostri. A meno che non ci rispondano, come i regali alle mogli degli ospiti stranieri, che i soldi li ha messi il tycoon di tasca sua…

    Rispondi
  20. annamaria ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Ciao G&G, dieci domande (sì, proprio dieci) sono già state poste, e con autorevolezza, da AIAP. Ecco il link all’intero articolo. Per comodità ricopio anche le domande. 1. Da chi è composto il team di grafici che l’hanno accompagnata nei voli di stato per lavorare al nuovo marchio per il Made in Italy? 2. A che titolo sono stati selezionati? 3. Ha già avuto modo in passato di avvalersi, a qualunque titolo, della collaborazione di questi grafici? Per quali lavori? 4. Qual è il compenso totale riconosciuto loro? 5. Oltre a Lei e al team grafico chi altri, e a che titolo, partecipa alla definizione di questo progetto? 6. Chi ha redatto il brief su cui il team ha lavorato/sta lavorando? 7. Chi valuterà la corrispondenza qualitativa del risultato alle finalità richieste? 8. Che budget è stato messo a disposizione per questo progetto? 9. A quanti e quali ministeri e/o dipartimenti fa capo il suddetto progetto? 10. È stato richiesto un parere al Consiglio Nazionale del Design?

    Rispondi
  21. Graziano ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    Perfetto, ma facciamolo, questo step beyond (mitica canzone del Madness, en passant…). Facciamo qualcosa se, come credo, non rispondono alle domande dell’AIAP o ci fermiamo li?

    Rispondi
  22. Utente Anonimo ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    sigh

    Rispondi
  23. annamaria ha detto:
    12/06/2009 alle 00:00

    @ Graziano: il buon, vecchio Watzlawick ci dice che non si può non comunicare. E che sia un atto che un atto mancato comunicano. Quindi anche una non risposta (a queste o ad altre domande) in effetti dice qualcosa di preciso. Per esempio, che non si ha uno straccio di argomento per rispondere 🙂

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Login con il tuo ID Social

MENU
I post di NeU
  • punti di vista (317)
  • questioni di metodo (128)
  • idee (259)
  • luoghi e viaggi (36)
  • esperienze (24)
  • giocate con noi (10)
Risorse sulla creatività
  • elementi di base (13)
  • per approfondire (9)
  • aforismi e citazioni
Copertina del libro le vie del senso di annamaria testa
Clicca per leggere le prime pagine 
COMMENTI RECENTI
  • AlexIacu su La fatica di leggere e il piacere della lettura
  • Rodolfo su Ma l’intelligenza artificiale è “intelligente”?
  • Fiorella Palomba su Manutenzione: come non mandare a rotoli tutto quanto – Idee 137
TAG
cervello comunicazione creatività decisioni donne economia educazione emozioni errori flessibilità fotografia futuro giovani identità immaginario impresa informazione innovazione istruzione Italia itanglese lavoro lettura libri linguaggio lingua italiana mass media media mondo parole percezione pil politica problem solving pubblicità pubblicità sessista resilienza scrittura scuola storytelling studenti tecnologia tempo università web
TUTTO NEU
Chi siamo/Contatti/Credits
Che cos'è NeU e come usarlo
Creative Commons LicenseI materiali di NeU sono sotto licenza Creative Commons: puoi condividerli a scopi non commerciali, senza modificarli e riconoscendo la paternità dell'autore.
Iscriviti ai feed RSS
RICONOSCIMENTI
Donna è web 2012
Primo premio nella categoria "Buone prassi"
Immagini Amiche 2013
Primo premio nella categoria "Web"
Esame di maturità
Articoli di NeU sono stati scelti per le prove del 2009 e del 2019
creatività delle donne_CHIMICA

Creatività delle donne e patriarcato

Non possiamo smettere di parlarne. Dunque provo a raccontarvi come pregiudizi e stereotipi, sostenuti da oltre tre millenni di patriarcato, hanno impedito e tuttora ostacolano

Annamaria Testa La Trama Lucente Garzanti

La trama lucente: creatività, visione e speranza

C’è da chiedersi se ha senso parlare di creatività in tempi come questi.La risposta è no, non ha alcun senso e anzi è inopportuno, se

Viaggio in Islanda - il paesaggio

Viaggio in Islanda. L’emozione del paesaggio

Questo articolo dà conto dell’ultima parte del viaggio il Islanda di 13 giorni che ho fatto con mio figlio (i precedenti articoli si trovano qui

Islanda, sponde del Mitvan Lake

13 giorni in Islanda, tra verde, nero, grigio e blu

Questo è il secondo di una serie di tre articoli che raccontano in dettaglio il viaggio di 13 giorni in Islanda che ho fatto con

Islanda itinerario

Islanda: 13 giorni tra cascate e vulcani

Questa è la cronaca di un viaggio in Islanda di 13 giorni, fatto con mio figlio questa estate. È il nostro primo viaggio in quelle terre

norme per l'intelligenza artificiale

Norme per l’IA: come agiscono, quali mancano

Sono pochi in Italia i ricercatori che si occupano di intelligenza artificiale, etica e diritto. Tra questi c’è Francesca Lagioia, ricercatrice presso i dipartimenti di

allarmi-sul-AI

Allarmi sull’IA: troppi o ancora troppo pochi?

Il primo degli allarmi sull’IA, l’intelligenza artificiale, risale agli anni Cinquanta, quando ancora i computer sono bestioni molto più ingombranti che intelligenti. Eppure, già allora

Turismo Opentomeraviglia

Open to Meraviglia e il turismo provvisorio

A un ragionamento sulla recente campagna di promozione del turismo in Italia, Open to meraviglia, devo premettere due avvertenze, e subito dopo mi tocca chiarire

Ma l’intelligenza artificiale è “intelligente”?

Prima di chiederci quali rischi porta con sé l’apparentemente inarrestabile diffusione dell’intelligenza artificiale, forse potremmo domandarci se e quanto l’intelligenza artificiale sia intelligente per davvero.

Che succede con l’intelligenza artificiale?

“Non perfetta ma straordinariamente impressionante”.Così McKinsey, società internazionale di consulenza strategica, descrive in un recente articolo la prestazione di ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale

Ucraina bandiera

Ucraina. Il momento prima che tutto accadesse

Oggi è il 24 marzo 2022. La guerra in Ucraina è iniziata un mese fa. In un mese, ha modificato in modo radicale la nostra

La disparità di genere continua a riguardarci ogni giorno

Succede l’8 marzo (giornata internazionale della donna) e il 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne): allora tutti i mass media si danno

illanguidimento

L’illanguidimento, il tempo e le Cose Che Contano

Piove. Fra freddo. Anche oggi il cielo ha l’inconfondibile sfumatura biancoverdastra di una mozzarella andata a male. A metà pomeriggio, cioè praticamente subito, sarà buio. E

Le vie del senso

Le vie del senso: un invito a scoprirle insieme

Di recente sono sparita per qualche mese. Mi sono immersa – anzi, per dirla tutta, mi sono ritrovata sommersa – da un lavoro di scrittura

Il sistema dell’informazione è diventato avido e opaco

Per capire come costruirci un buon futuro ci tocca ragionare sul sistema dell’informazione. Di fatto, ogni nostra decisione, piccola o grande, riguardante i prossimi trenta

Ops. Hai esaurito l'archivio di NEU.
Logo nuovo e utile

Privacy Policy | Cookie Policy |  Impostazioni Cookie

 

  • 23shares

Utilizziamo solo cookie per consentire il corretto funzionamento del sito. Non ci sono banner pubblicitari né cookie di profilazione, ad esclusione di quelli con finalità statistiche per monitorare e migliorare costantemente l'esperienza di navigazione dell'utente. Accetta Impostazioni Cookie

Privacy & Cookies Policy

Privacy & Cookie

Utilizziamo solo cookie per consentire il corretto funzionamento del sito. Non ci sono banner pubblicitari né cookie di profilazione, ad esclusione di quelli con finalità statistiche per monitorare e migliorare costantemente l'esperienza di navigazione dell'utente.
Necessari
Sempre abilitato
I Cookie tecnici sono necessari per effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica e per l'erogazione del servizio richiesto dall'utente. Includono: Cookie di sessione o navigazione: sono i cookie che non vengono memorizzati in modo persistente sul terminale dell'utente e si cancellano con la chiusura del browser e sono strettamente limitati alla trasmissione di identificativi di sessione necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito. Cookie di funzionalità: permettono di ricordare le impostazioni del sito scelte dagli utenti, come la lingua o le preferenze privacy, al fine di migliorarne i servizi e l’esperienza di navigazione.
Analytics
I cookie analitici, che possono essere di prima o di terza parte, sono utili per analizzare statisticamente gli accessi o le visite al sito e per consentire di migliorarne la struttura, la navigazione e i contenuti.
Youtube Video
Il sito ospita video di Youtube, questi cookie sono generati da Youtube per gestire le funzionalità del portale.
Altri
Questi cookie non possono essere classificati nelle precedenti categorie.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo