incidenti prevenzione e pronto soccorso

Incidenti prevenzione e pronto soccorso: impariamo a salvare i bambini

Ogni anno in Italia circa 20.000 bambini subiscono incidenti. Circa 1000 restano invalidi per sempre. Gli incidenti domestici causano addirittura più morti degli incidenti in auto. Non abbiamo idea di quanti siano perché finiscono al massimo in un trafiletto nella cronaca locale. Prevenzione e pronto soccorso possono contribuire a ridurre questi numeri.

Il video che trovate qui sotto parla, appunto, di incidenti, prevenzione e pronto soccorso. Tratta in mezz’ora e in modo semplice tre questioni importanti:
(1)  come prevenire gli incidenti dei bambini, in casa e fuori casa: ci sono alcune cautele molto semplici da osservare, e alcune cose altrettanto semplici da fare: basta saperle.
(2) come intervenire nel modo giusto se un incidente capita, e come non peggiorare la situazione con un intervento volenteroso ma sbagliato.
(3) come fare le indispensabili manovre salvavita. Qualcosa che tutti dovremmo saper fare.
Per favore, investite mezz’ora del vostro tempo e guardatelo. Fatelo vedere ai nonni e alle babysitter, ai vostri amici che hanno figli. Condividetelo.

È la riedizione aggiornata secondo le ultime norme europee di un video che ho realizzato dieci anni fa, in collaborazione con l’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, con il 118, e con molti altri. È, nuovamente, frutto del lavoro gratuito e appassionato di molte persone.

Se volete conoscere l’intera storia di questo video, leggetevi questo articolo.  Ma se volete fare qualcosa di davvero utile, date una mano e fate girare. Grazie!

8 risposte

  1. Grazie Annamaria,
    auguri anche te e a tutta la redazione di NEU !

    Ottima idea la pubblicazione di questo tema, che casca a “fagiuolo”, a ridosso delle vacanze estive!

    A tal proposito, tralasciando il “mondo domestico”, di cui purtroppo sono una vittima anch’ io … (ma avevo soltanto un anno), vorrei richiamare l’attenzione in modo particolare sugli spostamenti in auto:
    rimango stupito di quanti bambini (piccoli e meno piccoli) siano lasciati liberi di “pascolare” nelle auto, in città ma anche in autostrada.

    Ignoranza?

    Incoscienza?

    Risparmio di tempo (per allacciare/slacciare) o denaro … !!!?

    Quante volte l’ho sentito dire, come se la sicurezza e la salute dei figli abbia un prezzo “minimo” … !!! qualche decina di euro non spesi per un seggiolino a norma (si trovano ottimi usati davvero a pochi euro) … quando poi non si rinuncia allo smartphone di ultima generazione su cui scaricare App a pagamento per giocare, all’aperitivo con gli amici, o si regala l’iPad o lo stesso smartphone al bambino per farlo stare buono in auto … magari slegato, così non si lamenta …!

    Pensa: in caso di incidente, l’unica cosa che può salvare o limitare l’infortunio del tuo bambino è un banalissimo seggiolino, ben assicurato con le cinture … infatti, anche in caso di tamponamento il bambino potrebbe essere sbalzato fuori !!!

    Nemmeno tenere un neonato in braccio è corretto, le norme prevedono seggiolini idonei, inoltre nel momento dell’impatto (o di una brusca frenata) è praticamente impossibile trattenere il piccolo.

    Anni addietro avevo letto che un bambino di qualche chilo, in caso di impatto, si trasforma in un peso nell’ordine di decine di Kg !

    Alcuni dati dimostrano che le principali fonti di rischio, in questi casi, sono:
    – violento urto del neonato/bambino contro il parabrezza;
    – soffocamento a causa dello scoppio dell’airbag .

    Fare formazione e sensibilizzare genitori e bambini negli asili e nelle scuole elementari già dal primo incontro, far comprendere ai genitori quali e quanti rischi si corrono nel lasciare i bambini liberi in auto.

    Riporto uno stralcio di testo ripreso da: http://www.bimbisicuri.it/bimbisicuri_numeri.html

    “I bambini (da 0 a 14 anni) feriti in incidenti sono circa 11.000 all’anno e di questi circa 130-150 muoiono in seguito all’incidente.
    Le statistiche mostrano che nella maggior parte dei casi i bambini deceduti in seguito a incidenti non erano assicurati con gli appositi sistemi di ritenuta.
    Il rischio di morte in questo caso viene stimato in 7 volte superiore rispetto a un bambino legato secondo le norme.”

    Nel sito tante informazioni ed alcune testimonianze, come ad esempio questa: http://www.bimbisicuri.it/bimbisicuri_articoli_foschini3.html

    Annamaria, si potrebbe realizzare un video specifico per il trasposto dei bambini in auto, da porporre poi ad asili, scuole, comuni, associazioni, ecc.
    Un video non troppo lungo (molti non lo guarderebbero per intero … purtroppo) ma sicuramente “vero” e realistico.

    Ancora una volta GRAZIE e COMPLIMENTI (!!!), questa volta nelle mie vesti di papà Davide.

    Un caro saluto a tutti

  2. Grazie, è un contributo molto molto utile!
    Bisognerebbe farlo girare sui canali nazionali altrimenti genitori ed educatori superficiali non lo guarderebbero neanche.
    Se fosse inserito, anche in parti separate, nei TG o durante la pubblicità, avrebbe una diffusione molto maggiore.
    La questione di cui ha parlato Davide (la sicurezza alla guida) è del tutto sconosciuta o ridimensionata da gran parte dei genitori che vedo intorno a me!

  3. Grazie, ancora una volta grazie, Annamaria. Ho inviato il link di YouTube a mi figlia che a sua volta lo ha inviato alle sue amiche. Fra tante cose inconsistenti e stupidotte che diventano virali spero proprio che sia questo ottimo lavoro a conquistare il primato di visioni.
    Siamo stati, noi nonni, istruiti da nostra figlia che quando era all’università ha fatto per diversi anni volontariato in Croce Rossa, e sappiamo abbastanza bene cosa fare con la nostra nipotina. Ma un ripasso non fa mai male, anzi!

    Ieri sera, rientrati da una passeggiata, mia moglie ha acceso la tv e ha fatto un giro fra i canali. Ero in un’altra stanza ma ho riconosciuto la tua voce, così ho rivisto per la terza volta – con lo stesso immutato piacere, ma, accidenti!, ho perso i primi minuti iniziali– la puntata di Rai Storia a te dedicata. La cosa che mi ha fatto davvero sorridere è stato il paradosso fra un canale dedicato al passato e una persona che è l’essenza del futuro, sempre un passo prima, sempre orientata a ciò che avverrà, riconoscendolo e modellandolo il futuro per migliorarlo. Tutta la tua storia e tutti i contenuti di Nuovo e Utile lo dimostrano.
    Buone vacanze!

  4. Ieri, nella sala d’attesa della pediatra, la mia attenzione è stata attirata da un colorato manifesto intitolato “ATTENTI A QUEI DUE, ovvero la sicurezza dei più piccoli” firmato Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna e Regione Emilia Romagna.

    Incuriosito, mi sono avvicinato per leggere i diversi titoletti che capeggiavano in grassetto, ciascuno con diverse righe di testo di approfondimento:

    – Camera da letto
    – Bagno
    – Cucina
    – Soggiorno
    – All’aperto
    – Prevenire intossicazioni
    – Prevenire incendi

    Al di sopra di questi una riga di testo richiamava l’attenzione sulla casa come ambiente dove i bambini crescono e giocano e sulla necessità di renderla sicura.

    Nella parte inferiore alcune righe di testo:
    Per saperne di più consulta l’opuscolo “Attenti a quei due! Ovvero la sicurezza dei più piccoli” disponibile presso la tua Azienda Usl, guarda il video su http://www.saluter.it.
    Oppure telefona al numero verde xyz

    Purtroppo non sono in grado di fornirvi l’immagine del manifesto, ecco però il link all’opuscolo:
    http://www.saluter.it/documentazione/materiale-informativo/pubblicazioni/attenti-a-quei-due-opuscolo-in-9-lingue

    ed il link al video relativo
    http://www.saluter.it/search?Subject:list=Bambini&path=/saluter/documentazione/multimedia.

    Domande: perché non distribuire questi opuscoli (come altri) alle famiglie attraverso i pediatri ?
    Quanti sanno che esistono questi opuscoli/servizi?
    Quanti, leggendo il manifesto, contatteranno la Usl per approfondire?

    Personalmente non conoscevo questi opuscoli /servizi (mancanza mia ovviamente)ma, come sappiamo, i pericoli non sono solamente tra le mura domestiche.

    La speranza è che le Usl proseguano questo interessante percorso, approfondendo anche i rischi del trasporto in auto (e tutti quelli legati alle auto in generale) dei bambini.

    Ovviamente anche questi opuscoli sul trasporto dovranno oi essere consegnati tramite i pediatri, fondamentale ponte di collegamento tra famiglie e Aziende Usl.

    E di quei bambini trasportati su potenti scooter in piedi sulle pedane o aggrappati come zainetti non ne parla nessuno ???
    Ovviamente no, tanto non è mai successo nulla, vero ….???

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