IA significa Intelligenza Artificiale. La capacità (prossima ventura?) dei computer di sviluppare processi mentali simili a quelli umani. La macchina viene considerata “intelligente” se supera il Test di Turing: cioè quando le sue risposte a un quesito sono indistinguibili da quelle umane. Se vuoi fare l’esperienza di chiacchierare (in inglese) con un computer, ti presento Alice ed Elbot (dai, prova… e scrivi com’è andata. Io ho anche chiesto che cosa vuol dire creatività).
Ma IA significa anche Information Architecture: vuol dire strutturare sistemi di informazioni. È quanto fa (ci risiamo) IA, cioè Information Architects, che tra Svizzera e Giappone lavora sui brand interattivi. Il blog di IA pubblica la straordinaria Web Trend Map 4: tutto quanto di nuovo sta capitando nella rete, in una pagina. Se vuoi riuscire a leggerci qualcosa, meglio scaricare la versione Large da Flickr. Ma sul sito trovi altre cose interessanti: un commento sull’interfaccia di un cheeseburger, o un articolo sul futuro delle start up, che inizia affermando i grandi brand si costruiscono quando il mercato va giù.

Che succede con l’intelligenza artificiale?
“Non perfetta ma straordinariamente impressionante”.Così McKinsey, società internazionale di consulenza strategica, descrive in un recente articolo la prestazione di ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale