visione

Un esercizio di visione – Idee 92

Avete notato che spesso, proprio nelle situazioni di crisi in cui più servirebbe avere una buona capacità di visione, le prospettive si accorciano? Una bella fregatura: la capacità di immaginare è una gran risorsa individuale e collettiva.
Così, eccovi un piccolo esercizio di visione.
Oggi vi propongo di giocare a immaginare non il futuro in astratto, ma cinque singole cose (servizi, oggetti, tecnologie…) che oggi non ci sono e che potrebbero esserci tra vent’anni, dunque a fine 2033.

Se volete, ma solo dopo esservi cimentati con il 2033, potete fare un balzo ulteriore nel mondo come potrebbe essere tra fra cinquant’anni, dunque a fine 2063.
Per favore, non pensate a grandi scenari (ci si ingarbugliano perfino i futurologi) ma a cinque elementi specifici. Poi, fate una lista e postatela su questa pagina, nei commenti. Sarà interessante vedere le vostre proposte tutte assieme.

Se siete in cerca di ispirazione potreste guardarvi le previsioni per il 2014 fatte nel 1964 dal grande Isaac Asimov, scienziato e autore di science fiction (vi ricordo che allora non eravamo ancora andati sulla luna. Che il personal computer, i satelliti per le comunicazioni e perfino i fax erano di là da venire. Che si telefonava appesi al cavo della cornetta).  Asimov conclude affermando che la singola parola più illustre del dizionario nel 2014 sarebbe stata “lavoro!” Qui il testo originale riproposto dal New York Times. Qui, in italiano, l’articolo uscito su Huffington Post.

Guardatevi anche il breve clip della BBC con le previsioni che un altro grande della fantascienza, Arthur C. Clarke, propone nel medesimo anno. Clarke esordisce segnalando che “se le previsioni suonano del tutto ragionevoli, rischiano di risultare, nell’arco di venti o cinquant’anni, conservatrici in modo ridicolo… solo se quanto vi dico oggi vi suona del tutto incredibile questo significa che ho qualche possibilità di visualizzare il futuro come realmente accadrà” . Clarke parla di uno straordinario sviluppo delle comunicazioni e della possibilità di stabilire contatti istantanei in tutto il mondo con chiunque, anche senza sapere dove si trova (qualcosa che, ai tempi , suonava davvero inimmaginabile: quasi una magia) e della possibilità di lavorare a distanza.

Ci avete preso gusto? Qui trovate McLuhan che, ancora negli anni Sessanta, predice l’avvento dei social media come Twitter e Facebook (lui appare nel video dopo meno di tre minuti).

Qui, invece, undici Ted Talks assai  più recenti sul futuro come potrebbe essere. Ma vi suggerisco di dare un’occhiata solo dopo aver completato e postato la vostra lista.
Vantaggi ulteriori del dedicarsi per una manciata di minuti a osservare il futuro: la consapevolezza che oggi, almeno nel mondo occidentale, disponiamo di una serie di risorse che una manciata d’anni fa proprio non esistevano. La sensazione che, proprio nella capacità di vedere oltre, scienza e narrazione si intreccino in modo luminoso. Magari, la voglia di andarsi a rileggere qualcosina di Asimov o di Clarke.

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P.S. Un amico mi fa notare che non mi sono messa in gioco con le mie previsioni. Rimedio subito:

1 – moltiplicarsi esponenziale delle interazioni uomo-macchina. Il personal computer sostituito dal personal robot, primi innesti tecno nel corpo umano.

2 – dialogo non solo vocale con le macchine. Prime macchine guidate dal pensiero. Necessità di mettere a punto (e imparare) un nuovo linguaggio mentale, fatto di pensieri chiari e distinti: altrimenti le macchine fraintendono.

3 – macchine capaci di interpretare le emozioni umane leggendo postura, espressioni facciali, tono di voce e di retroagire adeguatamente. Idem per gli avatar su schermo.

4 – progressiva integrazione tra reale e virtuale nell’industria dell’intrattenimento. Contaminazione tra cinema e videogiochi, con possibilità per lo spettatore di entrare nel film da protagonista e modificarne lo sviluppo.

5 – radicalizzazione dell’offerta dell’industria alimentare: da una parte il supernaturale (coltivato a mano da autentici contadini certificati), dall’altra il superindustriale (cibi a bassissimo prezzo fatti con ingredienti oggi non in uso: alghe, insetti iperproteici…)

39 risposte

  1. Io punto tutto su una riscoperta dell’umano, inteso come dimensione. Strano, vero? E credo nell’intersezione tra generi e forme espressiva. Guardando al futuro ho messo su http://www.cevitasumarte.it, naming provocatorio con un che di futuristico. Ne ha parlato anche la Lipperini su Repubblica. Annamaria, venga a trovarci. La stimo e la leggo!

  2. 1. la convivenza con il cancro (non lo si guarisce, ma nemmeno ci si muore più)
    2. la scrittura con il pensiero (addio tastiere)
    3. il riconoscimento delle coppie omosessuali (anche da parte della Chiesa)
    4. mai più nebbia sulle strade
    5. il teletrasporto

  3. 1 – Sistemi propulsivi ad idrogeno (addio benzina)

    2 – I.A.

    3 – Riproduzione umana regolata a livello mondiale

    4 – Un nuovo sistema governativo

    5 – Superamento del sistema capitalistico

  4. 1 – Una forma di trasporto che riduca ancor più le distanze. Teletrasporto?

    2 – Il riciclo completo di ogni forma di spazzatura: qualsiasi minuscolo frammento di materia artificiale (o naturale) verrà riciclata. Quindi, niente più spazzatura per strada, ma solo clinici istituti di raccolta.

    3 – Armi di distruzione di massa sostituite da armi di concimazione di massa.

    4 – Un elettrodomestico che, oltre a lavare e asciugare il bucato, sia in grado di stirarlo, ripiegarlo e riporlo nell’apposito spazio.

    5 – Un computer che, collegato al cervello, possa trasmettere in tempo reale le immagini che la mente produce e salvarli come file.

  5. Sto scrivendo – queste mie previsioni sul 2033 – senza aver letto i riferimenti, sulle previsioni del passato, ed i commenti di altre persone.
    1. Le organizzazioni, pubbliche e private, saranno quasi sprovviste di impiegati, perché la gestione di quasi tutte le informazioni avverrà tramite appositi “cruscotti” (cioè software particolarmente evoluti). La concorrenza avverrà tramite questi “cruscotti”, che potranno essere modificati da personale non esperto in informatica.
    2. Tutti i terreni agricoli potranno divenire privi di sostanze inquinanti, con idonei macchinari.
    3. I territori, destinati all’agricoltura, potranno essere coltivati con attrezzature – meno pesanti di quelle attuali – che consentiranno di incrementare le diversità. Cioè i campi saranno coltivati, in modo molto automatizzato, con rendimenti elevati e con un numero elevato di piante che si aiutano l’una con l’altra.
    4. Quasi tutte le famiglie potranno provvedere ad oltre il 50% dei loro bisogni alimentari, coltivando piccoli giardini con attrezzature sofisticate e poco costose.
    5. La grande novità riguarda lo sviluppo dell’arte. Cominceranno i primi esperimenti per collegare il “sentire da dentro”, con apparecchiature idonee ad esprimersi in diverse forme. Per esempio. Potremo collegare ciò che “sentiamo dentro” sia,con insiemi di parole che possono diventare poesie, sia con strumenti musicali, sia con disegni e/o quadri, ecc.

    Nel 2063 potremo usare navicelle spaziali, per vivere fuori dalla nostra terra.

  6. – Un cibo saporito capace di spianare le rughe.
    – Letto doppio che si riduca fino a entrare in un cassetto.
    – Cucina elettronica che faccia anche la spesa.
    – Lettore automatico dei sentimenti degli amici.
    – Conoscenze virtuali che non inviano cuoricini.

  7. 1) nel futuro 2033 saremo pronti a sacrificare i nostri lussi e costruiremo un sistema che ci rendrà indipendenti dalle estrazioni fossili (non useremo e non dipenderemo più dalla benzina9;
    2) le nuove comunità metteranno “l’uomo” al centro: vivendo a pieno l’esperienza “dell’essere” a scapito “dell’apparire”
    3)”io, siamo noi” guiderà il nuovo sentire sociale: vivremo il tramonto dell’individualismo
    4) ci sarà una migliore e maggiore distribuzione alimentare; l’agricoltura vivrà la maggiore evoluzione rendendo accessibile a molti la possibilità di auto-produrre il proprio cibo
    5) la “tecnologia” avrà un grande impulso e sarà accessibile a molti: diventerà un vero servizio per tutti

  8. 1_automobili ecologiche, che si guidano da sole.
    2_una proteina sintetica, che rende il sangue umano disgustoso per le zanzare.
    3_la tecnologia del “più grande all’interno”. Stile borsa di Mary Poppins.
    4_la possibilità di fare viaggi nello Spazio.
    5_abitazioni autosufficienti, che non hanno bisogno di allacciarsi alle utenze.

  9. 1- fotocopiatrici 3D che possono davvero “riprodurre” la realtà;
    2- bisturi intelligenti per piccoli ritocchi casalinghi;
    3- abiti che si puliscono da soli;
    4- stati uniti d’Europa potenziati e floridi;
    5- mancanza di dolore fisico …e psichico (cancelleremo i ricordi spiacevoli dal nostro cervello).

  10. – società di prestatori di organi per trapianti temporanei;
    – creatori tramite nanotecnologie di ambienti biologici customizzati;
    – cercatori d’acqua potabile;
    – cloni a uso pubblicitario;
    – snuff movies legalizzati;

  11. 1: creare in solido film/fumetti/quadri/fotografie solo immaginandoli/fantasticandoli.
    2: strumenti per telecinesi da polso (che comodo sarebbe spostare una libreria zeppa di libri schioccando le dita?)
    3: spedire online/per “fax” oggetti e alimenti
    4: strumenti per accelerare l’apprendimento le conoscenze tecniche (tipo plug & play; pennette USB)
    5: medicina che operi sul cervello per controllare il rilascio di sostanze in grado di contrastare efficacemente dall’interno il male: addio chirurgia invasiva!

  12. 1) Enorme sviluppo delle nanotecnologie(questa è facile), che produrranno incredibili sostanze:
    2) Abiti che non si bagnano
    3) microchip sottocutaneo integrato e interconnesso.
    4) cura di qualunque malattia e allungamento della vita oltre i 100 anni
    5) aumento vertiginoso dei suicidi sopra i 111 anni.

  13. Avrei voluto riportare le mie cinque previsioni ma, rileggendo le tante fatte a cavallo degli anni ’60 e ’70 dal grande Gino Pesavento nel suo libro “La tecnica pubblicitaria di domani”, ho desistito, trafitto e sconfitto…

    Riporto uno stralcio tratto dal libro:
    2030-2050: il cittadino alla nascita verrà accreditato dallo stato di una cifra che gli permetterà di giungere all’età adulta, mantenuto, protetto da ogni rischio e istruito secondo le capacità. Questa cifra verrà versata solo contabilmente tramite “cose” e servizi, forniti da gruppi aziendali specializzati.

  14. Nel 2063, ma anche prima:

    1 – Aumento esponenziale delle disparità sociali, culturali e di potere reale, cancellazione degli stati-nazione e avvento di oligarchie militar-finanziarie, potere finanziario e militare concentrato in aree bunker, piccole città geodediche con climatizzazione artificiale riservate agli oligarchi e ai loro accoliti

    2 – Militarizzazione totale dei territori più adatti agli artefatti, sia inerti (città-industrie) che biologici (colture e allevamenti), dei giacimenti fossili e delle fonti d’energia.

    3 – Mutazioni climatiche accentuate, con conseguenti carestie, malattie endemiche, stermini di popolazioni strettamente dipendenti dal territorio, aumento esponenziale delle migrazioni e delle conseguenti contromisure per contenerle, controllo dei territori esterni con droni e soldati automatici per la vigilanza continua, rinascita della schiavitù

    4 – Controllo delle attività, dei movimenti e delle comunicazioni di ogni singolo individuo, sistemi automatizzati per lo sterminio di massa del surplus umano e creazione di stabilimenti per la trasformazione dei cadaveri in concime organico

    5 – Esoterismo e religiosità, ritualità, sacrifici umani diffusi in tutte le aree marginali, sapere scientifico e conoscenze storiche disperse, concentrate in poche aree di potere

    1. Lo so, lo so di non aver rispettato le regole, ma ho ben presenti il Progetto “80 di Giorgio Ruffolo, i quaderni dell’Osservatore Internazionale di Altiero Spinelli, la Fabbrica del programma di Prodi, i Limiti dello sviluppo di Aurelio Peccei, il primo convegno sulla Domotronica dell’AEI… le decine di migliaia di progetti che compaiono ogni giorno nei blog di design e che superano di gran lunga in immaginazione i balbettii dei colleghi di tastiera che mi hanno preceduto, per non cercare di provocare un sussulto e smuovere dalla tranquillità che genera sciocchezzuole iFuture 3.0 proposte come banale evoluzione di alcune merci pervasive oggi di moda.
      Ciò che è accaduto e continuerà ad accadere a Lampedusa, quello che il nostro Paese fa in Afganistan o nel delta del Niger per il controllo delle fonti energetiche, o le conseguenze dei nostri consumi smodati, dovrebbero farci guardare più in là della punta dei piedi e convincerci che il futuro è nelle nostre mani e lo decidiamo con i nostri comportamenti quotidiani.
      (Suggerirei la lettura di “Armi, acciao e malattie” di Jared Diamond).

  15. 1 Economia mondiale gestita dai detentori di rifiuti
    2 Marketing esperienziale
    3 Etichette intelligenti e interattive (sarebbe un 2bis)
    4 Body Music
    5 Abolizione della scuola intesa come è ora.

  16. 1. autosufficienza energetica personale (attraverso apparecchiature che accumulano l’energia prodotta dal nostro corpo e la riutilizzano per caricare il cellulare, o l’auto elettrica).

    2. scomparsa del denaro contante e attivazione di tessere di pagamento genetiche (contenenti il DNA del possessore), che si possono utilizzare per pagare e per riscuotere.

    3. scomparsa del copyright, del brevetto e del diritto d’autore (ogni scoperta dell’uomo e ogni sua espressione artistica sono patrimonio dell’umanità)

    4. robot in grado di realizzare opere d’ingegno (che qualcuno, prima o poi, definirà arte).

    5. scoperta di una nuova forma di energia: l’amore.

  17. 1. Lo sviluppo personale e l’imprenditorialità diventano mainstream ed entrano nell’educazione di massa

    2. Non sarà necessario cucinare per nutrirsi; il cibo sarà un’esperienza opzionale (http://bit.ly/soylent1)

    3. Audiolibri = più del 50% del mercato editoriale

    4. Tante nicchie: fine di TV, giornalismo, web e prodotti generalisti, esplosione di migliaia di nicchie mediatiche e commerciali

    5. Il 30% della popolazione mondiale lavora da casa / in remoto

  18. 2033
    – Televisori a comando vocale
    – Finestre con vetri che assorbono calore e producono energia per la casa
    – Pedonalizzazione dei centri storici (chiuso anche ai taxi e alle vetture ncc)
    – Lavatrice/Asciugatrice condominiale (riscoperta del bene comune come risorsa)
    – stampelle che indicano il numero di giorni che un abito è rimasto appeso nell’armadio senza essere utilizzato

    2066
    – Diffusione nelle case di stampanti 3D
    – Tapis roulant che sostituiscono i mezzi pubblici (nei centri storici)
    – Robot che fanno multe a tutti quelli che parcheggiano sulle strisce e sui marciapiedi
    – Rastrelliere per bici vicino ai posti per le moto
    – Obbligo di costruire una pista ciclabile ogni volta che si costruisce una strada

  19. Secondo me:
    1) rapporti tra le persone solo a distanza (tutti i rapporti)
    2) contatto diretto, fisico, concreto, solo con la natura (l’animale domestico, l’orticello, una strada, la casa)
    3) la letteratura sarà sostituita dalla memoria (di qualsiasi tipo)
    4) tolleranza e rispetto saranno diffusi capillarmente ma superficialmente: se viene meno il punto 1) riappaiono
    5) i problemi di qualsiasi tipo avranno di fronte soluzioni fra le più disparate, non sarà più necessario essere esperti in materia, creativi, opinionisti di professione, cultori o appassionati del fine settimana per risolvere i grandi problemi dell’umanità: basterà sentirne parlare per trovare la soluzione.
    Elle, lo Spirito asimoviano

    Intanto mi chiedo: si tratta davvero di un “vederci giusto” (di Asimov e altri) o quelli che hanno contribuito alle trasformazioni “azzeccate” da loro hanno preso spunto da Asimov e dagli altri?

  20. Mi sono presa un po’ di tempo per riflettere, non tanto per le 5 + 5 idee che ho appuntato di getto, quanto per i tre scenari che mi sono apparsi: CATASTROFICO, (praticamente lo scenario descritto da Rodolfo), PALUDOSO (situazione attuale con peggiorativo andamento, ma sostanzialmente inerte) ed infine FELICE che è quello che scrivo.
    Non sono stata proprio ligia e ho indicato pochi esempi pratici. AMEN.

    2033
    – agricoltura biologica diffusa: piccoli orti urbani e cibo di qualità
    – lavoro cooperativo in agricoltura e informazione/tecnologie
    – vaccini per malaria e aids
    – trasporti pubblici integrati ed efficienti
    – ragazze e ragazzi con pari opportunità

    2066
    – scuole come il Trotter di Milano: padiglioni, spazi verdi e laboratori
    – organizzazione del lavoro in piccole e medie aziende cooperative
    – stato sociale funzionante
    – soluzione ecologica e ambientale per trattamento rifiuti
    – soluzione energetica eco-compatibile per riscaldamento e illuminazione

    1. Grazie Fiorella, anche se non condivido l’aggettivo a me attribuito. Ovviamente non mi considero catastrofico ma realista. Vedi, io sono convinto che siamo di fronte a una biforcazione accentuata e che entrambi gli scenari si realizzeranno, a macchia di leopardo. Già oggi queste due facce della realtà sono ben presenti. Abbiamo da un lato diversi fantastici strumenti sognati in tempi remoti ed oggi concreti ma abbiamo anche la barbarie in azione. Io mi occupo sostanzialmente di futuro. Una ventina di anni fa, quando l’interaction design cominciava a trovare consistenti spazi di attuazione, dopo un periodo di lunga gestazione a partire dalla Scuola di Ulm e dal lavoro di Bonsiepe o di Maldonado, avevo trovato interessante la gestualità connessa all’interazione, allora allo stato prototipale, con gli schermi dei telefonini. Non eravamo in molti a conoscere quelle che erano ipotesi ancora embrionali. Oggi, dopo un ventennio e quando quel futuro è divenuto per molti il presente ma per me il passato, giudico questa gestualità pervasiva che ci circonda nei mezzi di trasporto, al lavoro e in casa, come un totalitarismo nonviolento che faccio fatica a praticare e a sopportare. L’uomo a una dimensione non mi è mai piaciuto.
      Anche perché ho coscienza (che mi pare assente in molti) del fatto che se io posso permettermi di fare un uso così miserabile e insignificante (anche se ho immediatamente rimosso facebook e twitter dal mio smartfone) di strumenti così tecnologicamente complessi è perché in altre parti del mondo ci sono persone che subiscono le conseguenze del nostro agire. Compreso il ricorso allo stupro, all’assassinio e alla guerra, ma non quella degli eserciti: quella subdola e senza regole dei contractors (e alcuni di loro li paghiamo tu e io con la bolletta del gas o con l’acquisto del carburante) al servizio della stessa economia che ci permette di trastullarci sul tram a condividere banalità.
      Ci sono molti oggetti citati dagli amici di tastiera che esistono già, a loro insaputa, mentre, purtroppo, continuano a mancare -peccato!- “le conoscenze virtuali che non inviano cuoricini 🙂 , e molte altre sono state prodotte e sono risultate fallimentari.

  21. Aggiungo, scusandomi con Annamaria (che invito a rimuovere i miei interventi se pedanti o troppo lunghi ma è un tema che mi solletica…), che le sue 5 previsioni in realtà descrivono megatrends e supercostanti già chiaramente delineate e molto probabili.
    Sarebbe interessante approfondire altre, come quella di Barbara (Lavatrice/Asciugatrice condominiale), per individuare quali sono gli impedimenti che non consentono che tale ipotesi si concretizzi.

  22. Ciao Rodolfo, forse il termine CATASTROFICO non si addice a quanto da te scritto. Veniva invece sotteso dagli autori nel 1972 nel profetico “I limiti dello sviluppo” che sicuramente ti è noto .
    Quaranta anni dopo la riedizione parla di APOCALISSE
    .
    http://www.lescienze.it/news/2012/06/01/news/l_apocalisse_dietro_l_angolo_la_civilt_ha_passato_il_punto_di_non_ritorno_ambientale_-1058347/

    Condivido il tuo punto di vista, anche se sono, per mia fortuna, una inguaribile ottimista.

    Quanto a facebook e simili io li uso con distanza intelligente e sicuramente non come surrogato di relazioni umane traendone inaspettati e preziosi INCONTRI. NeU è uno di questi.
    Ad maiora (*_))

    1. Buongiorno Fiorellla, sono andato a rivedermi l’originale de I limiti dello sviluppo. È utilizzato un linguaggio scientifico dove i termini “catastrofico” e ancor meno “apocalisse” proprio non compaiono. Sta di fatto che se si fosse tenuto solo parzialmente conto delle indicazioni della ricerca si sarebbe ottenuto l’invalidamento delle previsioni ma, come sappiamo, il protocollo di Kyoto è lettera morta, quindi il futuro non sarà catastrofico o apocalittico ma semplicemente conseguente.
      Robert Oppenheimer sosteneva che gli ottimisti ritengono che viviamo nel migliore dei mondi possibili, i pessimisti anche. Vorrei avere la presunzione di essere realista…ma mi auguro vivamente di sbagliarmi di grosso. Alla prossima!
      @ Annamaria, mi sento come quei bambini che portano via il giocattolo al gruppo che sta giocando sereno, (e pensare che da piccolo ero un bamboccione pacifico…) ho rotto qualcosa? 🙂

  23. 1. Riossigenazione totale del pianeta: regola del 50% del territorio destinato al verde, divieto assoluto di caccia e pesca (branzini solo da allevamento..).
    2. Fine di qualunque tipo di produzione cartacea (introduzione del “bidet” nei paesi anglosassoni..)
    3. Utilizzo di sole energie rinnovabili (con tutte quelle piante e i mari puliti, l’idrogeno non mancherà)
    4. Fine del verbo “bruciare” e del termine “fumo” ( addio anche a barbecue e sigarette)
    5. Lavoro minorile bandito da tutto il pianeta (e quindi fine della Cina, causa di tutti i nostri mali)

  24. Non catastrofico, non apocalittico, solo immaginario:

    1-2033 – Estensione di conflitti e guerre per il controllo delle risorse.
    1-2063 – Utilizzo di armi di distruzione di massa “intelligenti” (…) per il controllo delle “specie”.

    2-2033 – Aumento consistente ed irreversibile di inquinamento di mare, terra, aria.
    2-2063 – Divieto di pesca, divieto di consumo di pesce di mare e divieto di balneazione; cattedrali e città di rifiuti (tossici e meno tossici) e inquinanti presenti in modo massiccio nella catena alimentare umana; nuove forme di malattie ed epidemie causate da un mix da inquinamento alimentare-atmosferico-elettromagnetico.

    3-2033 – Disponibilità di ricambi umani ricostruiti geneticamente, alternativi ai ricambi meccanici.
    3-2063 – Prime cliniche di vera e propria “riparazione umana” e prime postazioni di “ricarica umana” dove poter “ricaricare”, “flussare” e “ripulire” mente e corpo dalle “scorie quotidiane”. Possibilità di collocare nel corpo umano sonde (accumulatori sostituibili) in grado di attirare e catturare cellule “difettose” o malate, scorie, particelle, microbi, ecc.

    4-2033 – Interconnessione diretta tra “uomomeccanico” e sistemi (macchine, computer, ecc) ; disponibilità di innesti celebrali per estensione della memoria umana e per la “comunicazione mentale” uomo-uomo/uomo-macchina.
    4-2063 – Disponibilità di “software umani” per la comunicazione a distanza uomo/uomo o uomo/macchine (tramite luce, particelle, cellule, altro). Tramonto dei telefoni cellulari.
    Possibilità di: salvare dati mentali, effettuare scan-virus di mente e corpo, impostare le attività celebrali, ecc.

    5-2033 – Produzione ed allevamento su larga scala di insetti per il consumo umano (costa meno un allevamento di cavallette che un allevamento di bovini …). Prime sperimentazioni con batteri “buoni”, in grado di ripulire l’intestino umano dagli inquinanti ingeriti con alimenti contaminati.
    5-2063 – Caramelle neuronali in grado di farci apprendere, dopo l’assunzione e con dosaggi mirati, competenze in varie materie o saperi sconosciuti prima (es parlare una lingua straniera per alcuni giorni piuttosto che le caratteristiche dei monumenti di una città).
    Ovviamente spero che non vada proprio così, anzi, mi sforzo di essere fiducioso e mi accontenterei di investimenti molto più alla portata (Scuola, Sanità, Sicurezza, Servizi, Sociale).

    Nel 2063 sarò un ragazzino ultranovantenne e vorrei vivere il mio “secondo tempo” in un mondo più equilibrato, fatto di uomini maggiormente equilibrati e responsabili … ma forse è proprio questa la cosa più irrealizzabile del nostro futuro. Purtroppo è questa la vera fantascienza !

  25. Nel 2063 sarò un ragazzino di circa 130 anni.
    Sono convinto che le mie previsioni valgano molto meno di quelle di Alesatoredivirgole.
    Mi piacciono anche le modalità, con le quali ha costruito le sue previsioni.

  26. Ti ringrazio Ugo, ma non credo che le mie abbiano maggior valore delle tue, anzi …!
    Avrei diversi altri scenari e tutti molto differenti tra loro, ma credo sia opportuno fermarsi qui.
    A questo punto non ci resta che attendere e ritrovarci nel 2063 in qualche angolo della … rete. Ci riconoscremo (ne sono sicuro !!!), guardaremo un po’ piu’ in basso e ci faremo una grande, GRANDISSIMA, risata !

  27. 2033
    1. lenta sparizione del denaro
    2. scambi territoriali tra popolazioni (vaste migrazioni)
    3. integrazioni sempre più accessibili tra bios e macchina
    4. riutilizzo massiccio della totalità dei rifiuti
    5. mutazione profonda dei linguaggi e dei codici di comunicazione
    2063
    1. sparizione delle automobili
    2. mutazioni sensibili di fauna e flora
    3. possibilità di autocurarsi e auto ripararsi (fine degli ospedali)
    4. fine del lavoro e della produzione su vasta scala di oggetti
    5. teletrasporto

  28. 2033
    1)UNIFICAZIONE di tutte le modalità di “comunicazione a distanza”, “lettura elettronica” (mail, sms Facebook, tv, lettore ebook ecc) e “videoscrittura stampabile” in una singola “piattaforma” multifunzione accessibile da un solo strumento (tablet /computer integrato senza differenze fra i due e senza limitazioni di utilizzo legate a sistemi operativi, marche, “stores”, insomma senza differenza fra Mac/ Pc, Amazon Kindle /ITunes ecc.) portatile e di esponenziale memoria ma senza necessità di ricarica della batteria e collegabile senza problemi a qualsiasi “schermo fisso”, tastiera di dimensioni più o meno grandi e stampante. Telefono unicamente cellulare ma senza necessità di ricarica della batteria e da utilizzare come supporto dello strumento principale.
    2)SEMPLIFICAZIONE TECNICA effettiva attraverso la scelta /assegnazione a ciascuna persona di un’unica password “life long” stile codice fiscale per l’accesso a qualsiasi “ambiente protetto”, grazie a un metasistema che garantisca la sicurezza per tutte le “pagine criptate” obbligatoriamente collegate ad esso, eliminando la necessità di molteplice creazione, conservazione e recupero di password di vario formato. Ridefinizione all’essenziale del concetto di “privacy” ed eliminazione del cumulo cartaceo oggi imposto per tutelarla nel senso di “autorizzarne la limitata e funzionale violazione.” Riduzione all’essenziale e al concreto in forma e sostanza trasparente, e con l’apposizione di una sola firma, dei testi di contratti e altri negozi, con rinvio a una versione completa in formato elettronico per chi desideri piena padronanza giuridica della materia e delle casistiche più improbabili.
    3)MEZZI DI TRASPORTO con sistema di propulsione non inquinante tecnicamente competitivi e commercialmente accessibili alla maggioranza della popolazione.
    4)NEUROSCIENZE Progresso significativo delle ricerche con i primi lineamenti di una comprensione effettiva del cervello umano.
    5)ASTROFISICA, Prime conferme scientificamente fondate e non sensazionalistiche dell’esistenza di forme di vita fuori dalla Terra.

  29. Fra trent’anni:
    1. diffusione dell’GIMR (Global Intelligence of Multinational Resistence);
    2. inizio diffusione e adesione unica lingua mondiale;
    3. contatto e integrazione con civiltà aliene;
    4. fine della mini era glaciale (che comincerà entro i prox 5 anni);
    5. popolazione mondiale ridotta di un terzo rispetto a quella attuale.

    Fra sessanta:
    1. Buddismo prima religione mondiale;
    2. luce solare principale fonte di energia e alimentazione umana;
    3. la mente sarà il principale strumento di controllo e interazione;
    4. autoguarigione come medicina più diffusa;
    5. scomparsa del denaro e delle multinazionali.

  30. Che bello questo NeU gioco, Annamaria! E inquietantevoli le previsioni che ha fatto sbocciare…! In effetti, forse anche per colpa della filmografia fiorita attorno al tema, guardando avanti non c’è la luce che era presente quando il Duemila era un futuro lontano… Che ma quindi i miei punti sono: 1.le macchine saranno nel corpo umano, gestite dai microimpulsi elettrici che corrono nella materia grigia 2.i frutti della terra, inquinatissima, saranno solo per i poveri: le colture, sia animali che vegetali, sbocceranno in ambienti sterili e protetti 3.la cartamoneta sparirà: ciascuno attingerà ai propri capitali attraverso le impronte digitali 4.sarà scoperto un pianeta simile al nostro, e replichemo il far west seguito alla scoperta delle Americhe 5.un nuovo sistema politico coordinerà l’intero pianeta, attraverso l’avatar di un imperatore con le fattezze di Topolino.

  31. Per il 2033:
    1) sistemi di compostaggio di massa. Il compost verrà prodotto per i neo-agricoltori urbani, poichè non esisterà più l’agricoltura intensiva di massa che ha causato l’impoverimento della terra. Le multinazionali punteranno su cibi sintetici creati in laboratorio o di facile reperimento (insetti e alghe)
    2)Incremento degli involucri 100% biodegradabili. Non esisterà più la plastica per imballaggio.
    3)Sviluppo degli studi di Nikola Tesla. L’energia elettrica verrà proiettata nella ionosfera e sarà disponibile a tutti, senza fili e a costi contenuti.
    4)Sostituizione del personale della pubblica amministrazione con robot (probabilmente in Italia questa automatizzazione non verrà mai applicata) :-D.
    5)Qualcuno scoprirà per caso che l’iperspazio esiste. Conseguente incremento delle ricerche in ambito aerospaziale. Tutti pronti ad abbandonare il pianeta!!! 😀

    Per il 2063:
    1) L’impatto di un piccolo asteroide (che comunque causerà un notevole danno al pianeta) farà capire ai potenti che l’essere umano è piccola cosa rispetto all’Universo. Conseguente incremento di sistemi di governo più equi, radicale cambiamento del sistema di insegnamento, orientato all’efficacia e allo sviluppo del reale potenziale del singolo individuo.
    2) Scompariranno le multinazionali, a causa dell’accrescimento della consapevolezza della forza di coloro che volgarmente vengono chiamati “consumatori”. Conseguente ridistribuzione delle ricchezze in larga scala.
    3) Sviluppo delle neuroscienze e della capacità di manipolazione dell’elettrochimica corporea. Sarà possibile autoguarirsi e comunicare con altri esseri umani senza l’uso delle tecnologie. Scienza ancora rudimentale ma che nel giro di pochi decenni renderà obsoleti i nano-telefonini e i computer olografici appena inventati.
    4) Sarà possibile viaggiare in aria usando delle tute speciali che orientano il corpo verso correnti di aria calda. Gli aereoplani verranno compattati, fusi e riutilizzati per costruire grattacieli subacquei.
    5) Primi viaggi attraverso l’iperspazio. All’inizio qualcuno si perderà ma è normale. I balzi da una costellazione all’altra saranno efficaci soltanto nel 2133. 😀

  32. 1. nessuna porta avrà più maniglie. Si troveranno solo negli edifici storici e nei tunnel dell’orrore; e i bimbi rimarranno intrappolati e terrorizzati non sapendo usarle.
    2. la combinazione di diffusione della calvizie, piogge intense e insolazione eccezionale riporterà di moda i cappelli.
    Sempre più diffusi anche i caffetani al posto dei pantaloni.
    3. i gelati si conserveranno anche fuori dal frigo grazie a un nuovo additivo chimico (naturalmente innocuo)
    4. le biciclette avranno le forcelle anteriori piegate all’indietro (maggiore efficienza di circa il 30%), grazie a un mozzo posteriore antiribaltamento che permetterà anche di rinunciare alla catena sostituita da giunti interni al telaio ed eventuale motorino elettrico.
    I ciclisti continueranno comunque a bombarsi alla grande.
    5. i campi di quasi tutte le discipline sportive verranno ingranditi di almeno il 20% per fare spazio ad atleti sempre più grandi, grossi, potenti e veloci. Canestro a 3 metri e 20. Sparizione dello sci alpino.

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