Qualche mese fa il rettore del Politecnico di Milano ha proposto di rendere obbligatorio l’insegnamento in inglese nelle università, per tutti i corsi di tutte le lauree specialistiche. Sul tema, l’Accademia della Crusca ha, come si dice, aperto un dibattito, che è stato ampiamente ripreso dai quotidiani.
Si tratta di un tema importante, con molte implicazioni non solo sulla didattica.
Al medesimo tema NeU ha dedicato un post, ampiamente e brillantemente commentato da molti navigatori, molti dei quali assai perplessi sia sull’obbligo dell’inglese nelle università, sia sulle conseguenze possibili di questa scelta.
Bene: il dibattito della Crusca oggi è diventato un libro pubblicato da Laterza e intitolato Fuori l’italiano dall’università – inglese, internazionalizzazione, politica linguistica.E nel libro la L’Accademia della Crusca ha voluto che trovassero spazio, insieme alle voci degli intellettuali e degli accademici, anche i commenti usciti su NeU, in sintesi ma tutti quanti, a raccontare squarci di esperienze di vita. Li potete vedere qui.
Ho scritto più volte che sono i commenti degli amici di Neu a rendere questo sito più ricco, interessante e un po’ speciale. Ed è la seconda volta che una discussione sorta qui finisce dentro un libro. A dimostrare (e ripeto anche questo) che il web può essere un ottimo luogo di elaborazione collettiva anche su un tema sfaccettato e complesso com’è quello dell’inglese nelle università..

13 giorni in Islanda, tra verde, nero, grigio e blu
Questo è il secondo di una serie di tre articoli che raccontano in dettaglio il viaggio di 13 giorni in Islanda che ho fatto con
Grazie ad Annamaria e a NeU per gli allettanti temi che propone .Ho accolto con grande piacere questa citazione del gruppo e, naturalmente, del mio piccolo contributo. Sandra Lasagni.
Cara Annamaria e cari tutti, è molto che mi riprometto di riattivarmi con NU ma la sera arrivo così stracco che mi si abbottonano gli occhi e non c’è la faccio neanche a leggere i bellissimi post.
Ma come buon proposito per quest’anno ho deciso di riprovare. Grazie anche di questa lieta sorpresa dell’Accademia della Crusca.
un abbraccio a tutti
Walter Conti